Nome
Ballerina bianca (Motacilla alba)
Descrizione
Si riconosce facilmente per il piumaggio colorato di grigio, bianco e nero, e per la lunga coda in continuo movimento.
Fenologia
Migratrice e parzialmente migratrice in Europa settentrionale e centro-orientale, sedentaria e dispersiva in Europa occidentale e meridionale ed in Africa nord-occidentale. Sverna a sud dell’areale, fino a Mediterraneo, Africa a nord dell’Equatore e Medio Oriente.
Habitat
Nidifica in vari tipi di ambienti naturali o di origine antropica, preferibilmente in vicinanza di corsi d’acqua e zone umide; comune in zone rurali presso cascinali tradizionali e allevamenti di animali, in zone montane presso malghe d’altitudine. Nei centri urbani, molti dei quali colonizzati progressivamente in tempi recenti, preferisce zone periferiche, aree industriali ed edifici isolati. Durante lo svernamento predilige campi arati, stoppie, coltivi, margini di zone umide, greti fluviali, rive di laghi, localmente aree boscate e centri urbani.
Distribuzione
In Europa è ben distribuita, dalle regioni circum-mediterranee fino alle estreme propaggini settentrionali di Scandinavia, Russia e Islanda. In Italia la sottospecie nominale è parzialmente sedentaria e nidificante sulla penisola, in Sicilia e in alcune isole minori, con ampi vuoti di areale in Calabria e Sicilia; è assente in Sardegna. La sottospecie M. a. yarrellii presenta alcune segnalazioni estive e un caso di nidificazione in coppia mista con M. a. alba; la presenza di individui con caratteri morfologici intermedi fanno presumere che i casi di ibridazione tra le due forme siano meno occasionali di quanto non appaia. La popolazione italiana è stimata in 150.000-300.000 coppie.
Stato di conservazione
Il suo stato di conservazione viene valutato favorevole a livello europeo. La popolazione nidificante e il range sono in decremento in Pianura Padana (nella pianura bresciana decremento iniziato a metà anni ‘70, più marcato nel decennio successivo con popolazione ridotta del 30-50% rispetto a quella stimata a fine anni ‘60). Le fluttuazioni a cui è soggetta la specie sembra siano correlate soprattutto con inverni rigidi, che possono determinare declini temporanei.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
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