Pochi decenni sono un lasso temporale infinitamente piccolo per la storia del nostro Pianeta. Eppure, niente è riuscito a sconvolgere in maniera tanto radicale la Terra quanto il massiccio consumo di plastica avvenuto a partire dal secondo dopoguerra.
Secondo le stime, dagli anni ’50 ad oggi sono stati prodotti 8,3 miliardi di tonnellate cubiche di plastica e il 79% di queste è stato gettato via e non riciclato. Ogni anno, sono 300 milioni le tonnellate di plastica prodotte.
Cifre da capogiro, che ben rappresentano il problema dell’inquinamento causato da questo materiale. Un problema che, senza soluzioni immediate e concrete, rischia di avere conseguenze catastrofiche.
Il documentario di denuncia
Le prime vittime dell’inquinamento marino sono gli animali che vivono in mare. Dell’allarmante fenomeno se ne parla anche nel documentario denuncia dell’associazione plasticoceans.org e che mostra gli effetti devastanti della plastica sulle creature marine, in particolar modo sugli uccelli
La biologa Jennifer Leavers studia gli effetti della plastica sugli uccelli marini migratori. «Lo stomaco degli uccelli che analizziamo è sempre pieno di plastica – ha spiegato nel video -. Non ci sono dubbi che moltissimi uccelli sono uccisi dalla plastica: nello stomaco di questi animali i frammenti sono ancora ben visibili e molti hanno dimensioni notevoli. Una volta abbiamo contato 276 pezzi di plastica all’interno dello stomaco di un pulcino di pochi giorni di vita. Per far capire la proporzione del fenomeno basta pensare che per una persona sarebbe come avere 5 chili di plastica nella propria pancia»
Quanta plastica c’è nel mare
La data fatidica è quella del 2050: in quell’anno il rapporto tra plastica e pesci sarà di 1:1. Questo significa che per ogni pesce che abita i mari ci sarà anche un pezzo di plastica. Sempre nel 2050 si conta che il 99% degli uccelli marini avrà in corpo un qualche frammento di questo materiale.
Attualmente, non è che vada molto meglio: il mare contiene 51 trilioni di microplastiche: un numero 500 volte maggiore delle stelle della nostra galassia.
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