Nome
Beccafico (Sylvia borin)
Descrizione
Il suo piumaggio presenta una colorazione marrone nella zona superiore, senza nessun contrasto o segno particolare. Le parti inferiori, invece, sono più chiare. Sfugge facilmente alle osservazioni perché di comportamento molto discreto e silenzioso. Il canto è molto simile a quello della Capinera.
Fenologia
In Italia è migratore e nidificante.
Habitat
Predilige boscaglie di ontano verde, oltrepassando anche i 2.000 m di altitudine, ma nidifica anche a quote molto più basse in arbusteti ombrosi e umidi, spesso vicino all’acqua, talvolta anche in boschi cedui su suoli caldi e asciutti; evita i boschi puri di conifere, impianti fitti, aree urbanizzate, ma talvolta frequenta giardini e parchi. È più sensibile al disturbo rispetto alla Capinera.
Durante lo svernamento in Africa frequenta boschi aperti, cespuglieti, foreste e margini di foreste, arbusteti nella savana e boschi secondari ma anche alberi sparsi in aree ad agricoltura estensiva.
Distribuzione
Diffuso in tutta Europa, è parzialmente assente da alcune regioni meridionali e dall’estremo Nord. In Europa centrale è la specie nidificante più diffusa e localmente più abbondante.
In Italia lo troviamo sull’arco alpino e, in area planiziale, nei boschi golenali di Ticino, Po, Adige, nel Carso triestino, in alcuni settori dell’Appennino tosco-emiliano e lombardo e con popolazioni isolate sul Gran Sasso.
Stato di conservazione
Attualmente classificato come sicuro in Unione Europea, con stato di conservazione favorevole anche a livello continentale.
In Pianura Padana centro-occidentale e sull’Appennino settentrionale si è verificato l’abbandono di alcuni siti negli ultimi due decenni e in provincia di Varese evidente contrazione di areale sotto i 1.400 m rispetto agli anni ’80.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
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