Nome
Gufo comune (Asio otus)
Descrizione
È l’unico gufo di medie dimensioni con lunghi ciuffi auricolari. Specie difficile da osservare a causa delle sue abitudini strettamente notturne. Le parti superiori sono fulve e grigio-brune, macchiettate, mentre le parti inferiori sono più pallide.
Fenologia
In Italia la specie è parzialmente sedentaria e nidificante tra marzo e giugno nelle regioni settentrionali, migratrice regolare e in aumento come svernante nella Pianura Padana.
Habitat
Il Gufo comune si adatta a vari tipi di ambiente purché siano presenti consistenti fasce alberate. In pianura sono utilizzati i boschi ripariali, i pioppeti industriali, le piantagioni di conifere, i boschetti di robinia e i filari di piante. In collina e montagna si insedia frequentemente in boschi maturi misti, ricchi di radure. La nidificazione avviene per lo più in nidi abbandonati di Corvidi.
Distribuzione
Ampiamente distribuito in Europa, il Gufo comune è omogeneamente diffuso dalla Penisola Iberica alla Russia con popolazioni poco conosciute e fluttuanti di anno in anno in relazione alle disponibilità alimentari e alle condizioni climatiche. In Italia settentrionale il Gufo comune mostra una diffusione piuttosto eterogenea con presenze discrete e nidificazioni regolari e in notevole aumento nella bassa Pianura Padana, dove numerosi individui possono riunirsi in posatoi collettivi in zone di abbondanza di prede. Tuttavia, la scarsa osservabilità di questo Strigiforme, dovuta alle abitudini notturne e alla sua silenziosità (la specie è canora solo nel periodo gennaio-marzo), porta inevitabilmente a sottostimarne le popolazioni. La popolazione nidificante italiana si attesta sulle 6.000-12.000 coppie, mentre quella svernante è stimata in 15.000-20.000 individui
Stato di conservazione
La specie ha uno stato di conservazione favorevole in Europa. In Italia appare in forte espansione ed è favorita dal gran numero di nidi di Corvidi disponibili per la nidificazione.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri