Il record dello scorso anno – quando si schiusero 73 uova – è stato eguagliato. In Calabria il 2018 è stata un’annata record per la cicogna bianca. 74 pulcini sono nati da 22 coppie nidificanti nella regione, una in più rispetto a quanto censito lo scorso anno.
Due siti disturbati dall’uomo
Però, dei 74 nuovi nati, sei non sono riusciti a spiegare le ali in volo. Secondo i volontari, la morte delle giovani cicogne è stata causata da un disturbo creato dall’uomo e avvenuto in due siti, rispettivamente nella Valle del Crati e Piana di Sibari, dove le nidiate sono improvvisamente scomparse quando i giovani non erano ancora in grado di volare.
«Non sappiamo di preciso cosa sia successo ma sono comunque episodi negativi che potrebbero mettere a rischio, nei prossimi anni, il ritorno degli adulti a questi siti», hanno spiegato i volontari della Lipu che monitorano la zona.
La Piana di Sibari, per la presenza di risaie che sono habitat elettivo della specie, si conferma la zona geografica con il maggior numero di coppie (16) seguita dalla Valle Crati (5); la Valle del Neto, in provincia di Crotone, conferma anche quest’anno la sua unica coppia.
L’importanza dei nidi artificiali
La Calabria si riconferma ancora una volta regione strategica per la cicogna bianca, non solo come punto di passaggio durante la migrazione, ma anche e, soprattutto, come area idonea alla nidificazione della specie.
Il merito è anche del supporto del progetto Cicogna bianca, operazione messa in campo dalla Lipu di Rende a partire dal 2003.
L’obiettivo del progetto resta quello di favorire il ritorno e la nidificazione della cicogna bianca in Calabria anche attraverso l’uso dei nidi artificiali: questi sono delle piattaforme circolari in legno che, grazie alla collaborazione con Enel, vengono posizionate su tralicci e pali elettrici. In questo modo le cicogne sono invogliate a fermarsi e a nidificare su queste particolari strutture.
Ed è quello che è accaduto in questi 15 anni in Calabria in cui si è passati dalle uniche due coppie del 2003 alle attuali 22, di cui 20 hanno utilizzato piattaforme artificiali.
«Nel corso degli anni si è così formata una prima piccola popolazione di cicogna bianca in Calabria, un patrimonio e un valore aggiunto per la nostra regione che merita attenzione, rispetto e ammirazione da parte dell’intera comunità», hanno commentato con orgoglio i volontari della sezione Lipu di Rende.
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