Nel 1618, Bartolomeo Marradon scrisse un dialogo che sintetizzava i diversi usi del cacao in Spagna: era utilizzato come valuta o come bevanda, ma poteva essere impiegato appropriatamente come medicina.
Questa bevanda fredda non causava ubriachezza e poteva essere preparata in modi diversi, aggiungendo ingredienti diversi, in base alla patologia che doveva essere curata.
Cannella, zucchero, pepe, chiodi di garofano, vaniglia e anice erano gli ingredienti che potevano essere aggiunti nella ricetta di Marradon, che prevedeva questa prescrizione: “700 (chicchi di) cacao, 1 chilo e mezzo di zucchero bianco, 50 grammi di cannella, 4 grani di polvere messicana (“chili” o “pimiento”), 15 grammi di chiodi di garofano, 3 piccole scorze di Campeca, un pizzico di “achiote” per dargli colore. Alcuni aggiungevano acqua di mandorle e fiori d’arancio.
Marradon non aveva comunque trascurato le caratteristiche negative del cioccolato, ritenendolo potenzialmente “ostruttivo”.
Le presunte proprietà medicinali del cacao
L’elenco dei resoconti che, dal XVII al XIX secolo, si riferivano ai presunti meriti e alle proprietà medicinali del cacao, può essere diviso in tre gruppi principali:
- per consentire ai pazienti di ingrassare;
- per stimolare il sistema nervoso;
- per migliorare la digestione.
Henry Stubbe, medico di Carlo II e amico del filosofo Thomas Hobbes, partendo dall’analisi delle testimonianze degli autori precedenti, scrisse la sua monografia nel 1662 per avvertire i suoi lettori di credenze errate legate al cioccolato, dedicando il suo trattato al suo collega Thomas Willis, il quale aveva raccomandato il cioccolato per prevenire l’apoplessia; inoltre, prescriveva una miscela di cioccolato, che conteneva la polvere della “radice della peonia maschile”, mescolata con teschio umano, ambra grigia e muschio.
Negli stessi anni, il medico romano Paolo Zacchia prescriveva il cioccolato come trattamento per l’ipocondria.
La ricetta di oggi: Cioccolata calda bianca
Ingredienti:
- 4 tazze di latte intero
- 350 grammi di cioccolato bianco tritato finemente
- 1 cucchiaino di pasta di semi di vaniglia (o 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia puro)
- 1/8 cucchiaino di sale kosher.
Procedimento:
Unire latte, cioccolato, vaniglia e sale in una casseruola media; cuocere a fuoco medio, mescolando fino a quando il composto è caldo e il cioccolato risulta liscio (non lasciare bollire), da 6 a 8 minuti. Aggiungere alcune gocce di colorante alimentare alla glassa e mescolare due volte per creare un motivo a spirale; trasferire con cura in un sac à poche e versare.
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