Nome
Codibugnolo (Aegithalos caudatus)
Descrizione
Passeriforme di piccole dimensioni. Facilmente riconoscibile dal piumaggio nero-biancastro e dalla lunga coda, oltre che dal caratteristico verso. Fuori dal periodo riproduttivo si incontra spesso in gruppi famigliari.
Fenologia
È essenzialmente sedentario in tutto l’areale Paleartico, anche se nei settori centrali e settentrionali presenta movimenti irruttivi irregolari anche massicci, associati ad improvvise esplosioni nella densità di popolazione. In Italia è nidificante, migratore regolare e svernante, con invasioni periodiche anche intense dal Nord. Compie erratismi altitudinali e/o latitudinali di breve portata.
Habitat
Il Codibugnolo si adatta ad ambienti molto diversi, purché la copertura arborea sia semiaperta e non estesa; frequenta di preferenza i margini forestali e i piccoli boschi, radure boschive con arbusti, coltivi alberati, giardini, parchi e frutteti. Preferisce le latifoglie e le formazioni miste e frequenta meno volentieri le coniferete pure. Si rinviene anche in zone di macchia alta, in prossimità di aree umide e palustri con folta crescita di salicacee e Ontano nero, nei saliceti di greto e nelle associazioni di salici e pioppi.
Distribuzione
Il Codibugnolo nidifica in tutta Europa, risultando assente solo da Islanda, Penisola scandinava settentrionale, Russia settentrionale, zone continentali dell’Europa centro orientale (Ucraina e Russia meridionale). Al sud è meno frequente o assente nelle regioni costiere che si affacciano sul Mediterraneo e manca da alcune isole maggiori (Isole Baleari, Sardegna e Creta). Si riproduce principalmente in aree a clima marittimo, temperato e continentale, con estensioni nelle zone boreali e mediterranee.
In Italia è ampiamente distribuito in tutta la penisola, ad eccezione della Pianura Padana orientale e della Puglia. Lungo il versante adriatico la sua distribuzione è discontinua. In Sicilia è localizzato nei settori settentrionale e orientale. Tale distribuzione è motivata dalla assenza nelle aree sopra citate di ambienti boschivi idonei. La distribuzione discontinua nei settori orientali delle Alpi è probabilmente da imputare all’altitudine. È assente in Sardegna e in tutte le piccole isole. La popolazione italiana è stimata in 500.000-1.000.000 di coppie.
Stato di conservazione
Il suo stato di conservazione viene valutato favorevole a livello europeo, benché abbia dato segnali di declino in due importanti popolazioni (Francia e Turchia).
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
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