Nome
Scricciolo (Troglodytes troglodytes)
Descrizione
Specie inconfondibile per le minuscole dimensioni, il piumaggio nocciola fittamente barrato e la coda corta tenuta quasi sempre sollevata. Molto caratteristico è anche il canto, che costituisce una vera e propria “cascata di note”.
Fenologia
In Italia lo scricciolo è specie sedentaria e nidificante. Le popolazioni dell’Italia settentrionale sono migratrici a corto raggio.
Habitat
Seleziona zone fresche e ombrose, collinari e montane, preferibilmente presso corpi d’acqua con cespugli, alberi e massi sparsi. Localmente in parchi, giardini e orti urbani e periurbani. In Pianura Padana è legato spesso alla vegetazione presente lungo la rete idrografica dei fiumi e quella minore di rogge e canali.
Distribuzione
In Europa lo scricciolo presenta popolazioni nord-orientali e orientali totalmente migratrici e popolazioni occidentali e dell’Europa meridionale (comprese le isole mediterranee) parzialmente migratrici o sedentarie. Gli individui migratori svernano principalmente nell’ambito degli areali riproduttivi delle popolazioni meridionali residenti alle quali essi si aggiungono durante il periodo invernale.
È assente solo dalle latitudini più elevate della Fennoscandia e dell’Europa sud-orientale. In Italia è ampiamente diffuso lungo l’intera Penisola, tranne che in Puglia, dove si limita alla porzione garganica, e in parte della Pianura Padana.
Stato di conservazione
Attualmente alla specie viene attribuito un favorevole stato di conservazione in Europa.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
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