Gli squali non smettono mai di nuotare per tutta la loro vita. Hanno bisogno di continuare a muoversi per “filtrare l’acqua” con le loro branchie ed estrarre abbastanza ossigeno per mantenersi in vita. Fermarsi per riposarsi, come il sonno degli altri animali, è quindi per loro impossibile.
Ma anche i predatori più feroci non possono rimanere svegli tutto il tempo. Come fanno, quindi, a riposare?
I biologi marini hanno scoperto una loro singolare abitudine: gli squali “surfano” le correnti oceaniche, come se fossero su un nastro trasportatore che permette loro di riposarsi.
Lo ha scoperto un team di ricerca guidato da Yannis Papastamatiou, della Florida International University, che stava studiando il comportamento di caccia notturno degli squali grigi di barriera (Carcharhinus amblyrhynchos) a Fakarava Atoll, nella Polinesia francese.
Durante un’immersione diurna, Papastamatiou ha notato che gli squali nuotavano contro la corrente ascensionale in un certo punto del canale fra le isole. Ha notato che in realtà gli squali erano quasi fermi, muovendo a malapena le pinne o la coda per riposarsi.
«Durante il giorno, questi squali sono abbastanza placidi e rilassati, nuotano con il minimo sforzo» ha spiegato Papastamatiou. Mano mano che avanzavano verso la parte anteriore del canale, gli squali di testa scivolavano all’indietro, lasciando che la corrente li riportasse alla posizione di partenza. È come la turnazione che fanno i ciclisti nel gruppo per “tirarsi” a vicenda e fare meno fatica.
Il comportamento è simile anche al modo in cui gli uccelli usano le correnti ascensionali per rimanere in alto con il minimo dispendio di energia. La ricerca futura potrebbe essere in grado di utilizzare queste informazioni per individuare gli squali e altre specie, come i calamari, che hanno bisogno di rimanere in movimento per rimanere vivi.
«Gli ambienti marini sono molto dinamici a causa delle correnti d’acqua, che sono molto meno prevedibili. Possono cambiare stagionalmente, nel corso della giornata e persino minuto per minuto. Lo studio dell’energia delle correnti aiuta a spiegare perché questi animali stazionano durante il giorno in un certo canale. Ora abbiamo una risposta» ha detto Papastamatiou.
Il team ha usato una combinazione di tag di tracciamento acustico e telecamere subacquee montate sugli squali per seguire e osservare il comportamento degli animali quando sono soli e non vengono disturbati. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Animal Ecology.
Secondo i dati raccolti, navigare nella corrente ascensionale consente agli squali di risparmiare almeno il 15 % del normale dispendio energetico.
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