Complici anche le temperature delle ultime settimane, decisamente fuori dalla media, per i nostri amici animali il rischio di malattie trasmesse da vettori come zanzare, pulci e zecche, sta diventando ancora più comune. Per questo, è necessario ricorrere a una protezione antiparassitaria estesa su tutto l’arco dell’anno.
Tra i fattori che influenzano maggiormente la trasmissione delle malattie, oltre ai cambiamenti climatici che estendono il ciclo vitale di pulci e zecche, ci sono anche gli stili di vita. Sempre più spesso, infatti, gli animali seguono i proprietari negli spostamenti per vacanza o per lavoro. Questo fenomeno può portarli a contrarre delle infezioni nei luoghi di soggiorno temporanei, che poi trasmettono agli altri animali una volta tornati nelle zone di residenza. Ma non solo: gli animali che vivono all’aperto o insieme ad altri individui sono a maggior rischio di venire a contatto con endo ed ectoparassiti. Infine, la presenza sempre più massiccia della zanzara tigre espone gli animali al rischio di trasmissione della filariosi cardiopolmonare.
Come fare, allora, per proteggerli? Secondo l’ Associazione Nazionale Medici Veterinaria (ANMVI), la più importante misura di prevenzione consiste nel controllo delle infestazioni da parassiti interni e da parassiti esterni.
Quali sono i controlli da effettuare
Controllo dei vermi intestinali tondi e piatti (endoparassiti ascaridi, ancilostomi e tricuridi)
E’ importante che duri per l’intera vita dell’animale. Le attuali pratiche hanno drasticamente ridotto il tasso di mortalità soprattutto tra i cuccioli, ma spesso le infestazioni colpiscono anche gli animali adulti, magari senza sintomi o con sintomi lievi. E’ importante sapere che alcune specie di parassiti intestinali, come ad esempio ascaridi e anchilostomi, rappresentano un rischio concreto anche per l’uomo e in particolare per i bambini.
Controllo degli endoparassiti non intestinali (Dirofilaria immitis e Dirofilaria repens)
La filariosi cardiopolmonare (FCP) e la filariosi sottocutanea (FSC) sono endemiche in numerosi Paesi del sud e dell’est Europa. I cambiamenti climatici hanno aumentato il rischio di infestazione, tanto per i cani, quanto per i gatti, durante l’arco dell’anno: in particolare, gli esperti consigliano di effettuare la prevenzione nei confronti della filariosi con la somministrazione mensile continuandola fino al tardo autunno. Nel nostro paese il trattamento dovrebbe cominciare a maggio e continuare fino a novembre-metà dicembre. In questo caso il controllo si basa sull’uso di farmaci in grado di eliminare le larve trasmesse con la puntura della zanzara, evitando che diventino adulte.
Controllo degli ectoparassiti
L’infestazione dei parassiti cutanei solitamente segue cicli stagionali.Tra i sintomi maggiormente riconoscibili ci sono problemi cutanei come prurito e, in alcuni casi, forme allergiche. Non mancano però situazioni più complicate causate dalle punture che possono portare allo sviluppo di anemie. E’ importante ricordare che questi parassiti possono essere vettori di patogeni che portano a malattie gravi e persino mortali, sia nel cane, sia nell’uomo.
Infestazione da pulci e zecche
Solitamente questa infestazione ha picchi in tarda primavera. Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato che nelle nostre case il rischio di infestazione da pulci resta alto anche in inverno a causa del riscaldamento domestico. Per quanto riguarda le zecche, l’infestazione segue dinamiche stagionali, che vanno da marzo-giugno fino ad agosto-novembre. Alcune specie sono però presenti durante l’intero anno, sia nell’ambiente, che sugli animali: il periodo autunnale è quello più a rischio per la trasmissione di malattie in quanto spesso i proprietari interrompono la prevenzione troppo presto.
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