Si è conclusa a New York la UN 2023 Water Conference, la seconda conferenza mondiale sull’acqua, alcuni decenni dopo il primo incontro svolto in Argentina nel 1977. L’insicurezza idrica ha riportato l’acqua in primo piano e la necessità di intraprendere azioni di adattamento di fronte all’alternarsi di alluvioni e siccità.
La prima conferenza mondiale sull’acqua aveva gettato le basi per un decennio di azioni per l’approvvigionamento di acqua potabile che hanno informato gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (2000-2015, MDG) e gli attuali Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (2015-2030, SDG). Tuttavia, nonostante i miliardi di dollari di investimenti e i grandi risultati ottenuti nell’aumento dell’accesso all’acqua potabile, la crescita della popolazione ha fatto sì che i miglioramenti relativi fossero limitati. Si stima che ancora oggi ci siano 2 miliardi di persone che non dispongono di acqua potabile gestita in modo sicuro.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ha accolto con favore i risultati della riunione durata tre giorni a New York e ha ribadito il suo impegno a seguire attivamente le azioni concordate nella nuova Agenda d’azione per l’acqua.
«Tutti i settori devono lavorare insieme in modo efficiente, efficace e coerente per co-creare, co-progettare e co-provocare soluzioni, e per accelerare l’azione su dati e informazioni, innovazione, finanza, sviluppo delle capacità e governance per attuare il Decennio d’azione per l’acqua» ha detto il Direttore Generale QU Dongyu moderando un dialogo ad alto livello presso la sede delle Nazioni Unite a New York. L’incontro ha avuto lo scopo di fare il punto sui progressi degli obiettivi del Decennio formulati dal Piano del Segretario generale delle Nazioni Unite.
I relatori hanno condiviso le esperienze dei loro Paesi e delle loro organizzazioni per ampliare l’accesso ai servizi di acqua potabile, mitigare la scarsità d’acqua e rispondere ai disastri naturali legati all’acqua. Hanno inoltre auspicato una maggiore cooperazione internazionale per raggiungere gli obiettivi del Decennio d’azione sull’acqua.
Più di 20 Stati membri hanno preso la parola per rilasciare dichiarazioni nazionali che sottolineano come l’acqua sia fondamentale per lo sviluppo sostenibile e l’eliminazione della povertà e della fame. La conferenza, con i suoi 2.000 partecipanti, ha forgiato una «visione ambiziosa» come è stata definita dal Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres.
L’Agenda d’azione per l’acqua emersa dalla conferenza è composta da impegni volontari, alcuni dei quali di natura trasformativa, che vanno dalle scelte alimentari più intelligenti alla rivalutazione dell’acqua come potente motore economico e parte del patrimonio culturale della Terra.
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