In cinque anni gli allevamenti di conigli nell’area di Treviso sono passati da 100 a 40.
La notizia è stata data direttamente presidente di Confagricoltura Treviso, Lodovico Giustiniani, durante un incontro di categoria.
Le cause della chiusura
Giustiniani ha anche ammesso che: «Molti stanno chiudendo gli allevamenti di conigli che sono visti sempre più come animali da compagnia»
A concorre alla chiusa massiccia degli allevamenti c’è anche il fatto che i conigli sono animali complessi da allevare, dal momento che richiedono attenzioni specifiche.
Negli ultimi anni il consumo di carne di coniglio ha subito un vero e proprio tracollo. «In 10 anni, dal 2008 al 2018, il numero di animali macellati è calato del 40% – commenta l’associazione Essere Animali -. Queste tendenze ci fanno capire che un cambio di prospettiva nel modo in cui guardiamo gli animali ha un potere enorme e può stravolgere la produzione e i consumi nell’arco di un tempo molto breve. Per i conigli probabilmente è stato più facile, perché da tempo sono diventati comuni nelle nostre case insieme a cani e gatti, Inoltre, recenti indagini hanno mostrato le condizioni terribili in cui questi animali sono allevati».
Sono tra gli animali con meno tutele
Eppure, nonostante questa inversione di tendenza, i conigli rimangono tra gli animali che – negli allevamenti – godono di minori tutele.
I dati della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), raccontano di 320 milioni di conigli allevati per scopi alimentari nei Paesi dell’Unione Europea.
Molti di questi – tra i quali anche quelli allevati in Italia – trascorrono la loro vita in gabbie metalliche anguste, grandi non più di un foglio A4.
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