Acque di falda, acque di sorgenti profonde, acque vulcaniche, acque fossili: è il mondo dell’acqua profonda, quella che magari dopo secoli, millenni o addirittura milioni di anni abbandona lentamente l’oscurità e torna a vedere la luce.
La quantità di queste acque profonde presenti nel cuore del Pianeta non è valutabile con certezza, anche se si stima attorno al 1,7% di tutta l’acqua presente sulla Terra.
Le più grandi riserve di acque fossili attualmente conosciute sono quelle nel sottosuolo del deserto libico e degli Stati Uniti. Il metodo di datazione del Carbonio 14 ha rivelato che alcune riserve d’acqua risalgono a 40.000 anni fa, quindi prima dell’ultima glaciazione. Il record è stato raggiunto nel 2013 da un gruppo di ricercatori inglesi e canadesi guidati da Chris Ballentine dell’Università di Manchester, che hanno rinvenuto, con trivellazioni a 2,4 Km. di profondità ma partendo dal fondo di una miniera di Zinco e Rame nell’Ontario (Canada), un giacimento di acqua fossile che si stima risalente ad almeno un miliardo di anni prima se non, probabilmente, a 2,7 miliardi di anni!
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