Dal primo gennaio 2018 il nuovo regolamento europeo consentirà la vendita e il consumo di insetti. Entro quella data, infatti, la Commissione Europea aggiornerà l’elenco dei novel food, vale a dire gli alimenti autorizzati alla commercializzazione all’interno del territorio europeo, includendo appunto anche gli insetti.
Cosa pensano gli italiani
L’entomofagia, ovvero il consumo di insetti, è una pratica già ampiamente diffusa in alcune zone del mondo ed è incoraggiata anche dalla Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, che la ritiene un’alternativa maggiormente sostenibile agli allevamenti intensivi.
Ma gli italiani sono propensi a cambiare i loro menù? Secondo una ricerca condotta da Ixé per Coldiretti questa novità vede contrario il 54% del campione intervistato. Solo il 16% si dice favorevole, mentre il 24% è indifferente e il 6% degli intervistati non risponde.
I dubbi di Coldiretti
Sulle nostre tavole potranno arrivare le tarantole del Laos, gli scorpioni dorati della Cina e gli scarabei thailandesi. «Al di là del parere contrario degli italiani, a lasciare perplessi è il fatto che la maggior parte di questi prodotti proviene da Paesi extra Ue – ha detto Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti –. Cina e Thailandia da anni sono ai vertici delle classifiche per il numero di allarmi alimentari. L’arrivo sulle tavole degli insetti solleverà precisi interrogativi di tipo salutistico e sanitario».
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