«Metti la canottiera!» era l’imperativo categorico di mamme e nonne, almeno di quelle di una volta. E avevano ragione, eccome se ne avevano! Abbiamo imparato che pancera e canottiera servono a tenere calda la pancia per evitare problemi digestivi, ma dietro a questa precauzione si cela anche un’antica saggezza.
Il freddo serve sicuramente a temprare corpo e mente, ma se si subisce troppo spesso è anche nemico dei reni, che in Medicina Cinese e in Macrobiotica sono la sede della forza vitale. Tutti noi nasciamo con una riserva energetica chiamata Jing: è come se nascessimo con delle batterie in dotazione e una volta esaurite la vita abbandona il nostro corpo. Per evitare di disperdere energia inutilmente, dobbiamo assicurarci di introdurre sempre nuova energia, evitando di ricorrere alle riserve di Jing, custodite nei nostri reni. Alcuni dei fattori che affaticano questi organi provocando il dispendio maggiore di energia, sono: stress, eccesso di esercizio fisico, consumo di alimenti eccessivamente dolci e grassi ed esposizione continua al freddo.
Durante la stagione invernale, dovremmo prestare particolare attenzione alla fascia lombare, avendo cura di tenerla sempre al caldo. Nelle regioni temperate del pianeta, dove gli inverni sono rigidi, le popolazioni sono solite proteggere i reni dal freddo con diversi espedienti. In Giappone, ad esempio, l’haramaki è tuttora caratteristico degli abiti tradizionali di uomini e donne; si tratta di una fascia in lana o stoffa pesante che avvolge la vita e tutta la zona lombare. Fa parte anche delle armature dei samurai – loro sì che devono preservare la forza vitale! E noi occidentali? Dov’è finita la pancera? Sembra che la moda occidentale miri ad esaurire le nostre batterie! Capisco che la pancera sia ormai legata a un’immagine di donna d’altri tempi, ma cerchiamo almeno in inverno di indossare una canottiera pesante, usare indumenti di lana ed evitare le maglie troppo corte.
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