- Hanno poco più di un mese e mezzo di vita e a breve spiccheranno il volo per la prima volta. Si tratta dei giovani gipeti del Parco Nazionale dello Stelvio, per i quali i volontari della Lega Italiana Protezione Uccelli hanno organizzato una bella singolare iniziativa.
Il primo gipeto che s’involerà, infatti, sarà battezzato Dànilo, omaggio all’etologo e presidente onorario della LIPU Mainardi, recentemente scomparso.
«È un pensiero che Mainardi avrebbe apprezzato moltissimo – ha spiegato a riguardo Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu-BirdLife Italia – e questo sia per il suo amore profondo per la vita degli animali, sia perché frutto di un’impegnativa opera scientifica della durata di oltre tre decenni per la reintroduzione e la conservazione del gipeto. Queste sono il genere di opere che Dànilo Mainardi amava molto. C’è, dunque, un doppio omaggio in questa iniziativa: dare il nome di Dànilo al nuovo involato e continuare a lavorare per il bene della scienza e della natura protetta».
Gipeto, rapace quasi scomparso
Complessivamente sono 7 le coppie di gipeto (Gypaetus barbatus) che nidificano nell’area del Parco dello Stelvio. Cinque di queste si trovano nel settore lombardo dell’area protetta, mentre le restanti due coppie in quello altoatesino. Si tratta di una specie rara, estintasi nelle Alpi all’inizio del XX secolo. Attualmente questo uccello rapace è presente in soli 33 territori dell’arco alpino europeo grazie ad un lungo e minuzioso progetto di reintroduzione per la salvaguarda della specie, avviato nel 1986 con il rilascio in natura dei primi gipeti allevati in cattività.
Il Parco dello Stelvio ospita anche 34 coppie di aquila reale (Aquila chrysaetos): 20 di queste sono distribuite sul territorio lombardo del Parco e nei pressi dei suoi confini, 9 nel settore altoatesino e 5 in quello trentino.
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