L’elefante è un animale complesso. È complesso sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico. Gli studi sul suo comportamento hanno dimostrato che è dotato di grande intelligenza, empatia, probabilmente anche coscienza di sé e in grado di comprendere concetti complessi come la vita e la morte. In una società matriarcale, in cui sono le femmine anziane a rappresentare il punto di riferimento di tutta la comunità, la perdita della madre è un evento drammatico e traumatizzante.
Da ormai quarant’anni c’è una fondazione, nel cuore della savana africana, che si occupa di svezzare, educare, insegnare a vivere ai piccoli elefanti rimasti orfani per il bracconaggio. Si chiama David Sheldrick Wildlife Trust, ha la sua sede nel Nairobi National Park in Kenya, ed è stata fondata nel 1977 dalla scienziata Daphne Sheldrick. Il centro di recupero è dedicato a suo marito, storico capo dei guardiacaccia del parco di Tsavo, il più grande del Kenya, morto nel 1976.
Chi si cura degli elefantini
La grande esperienza di Daphne Sheldrick, classe 1934 e sin dagli anni ’50 dedita ad accudire e aiutare gli animali selvatici in difficoltà, l’ha portata a diventare un’autentica istituzione in questo campo.
La sua profonda conoscenza del comportamento animale e la sua empatia l’hanno aiutata, nel corso degli anni, a sviluppare un sistema sempre più completo ed efficiente per educare gli orfani a tornare alla vita selvatica. Ma non è tutto: dopo anni di tentativi e sperimentazioni, la scienziata keniota ha messo a punto una formula di latte artificiale in grado di garantire un buon svezzamento ai piccoli pachidermi. Le attenzioni del centro non sono però dedicate unicamente agli elefanti: anche piccoli di rinoceronte e di altri animali selvaggi, tutti vittime dei bracconieri, sono stati reintrodotti in natura grazie al prezioso lavoro della fondazione. La lunga opera di conservazione portata avanti negli anni ha consentito a Daphne Sheldrick di ricevere un grande numero di premi e onorificenze. In particolare, è stata la prima keniota a ricevere il cavalierato dalla regina Elisabetta II sin dai tempi dell’indipendenza del paese, ottenuta nel 1963.
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