Che impatto hanno sul clima i cibi che portiamo sulle nostre tavole? Il Natural Resource Defense Council ha stilato una classifica dei dieci cibi peggiori per il nostro ambiente.
Lo studio ha preso in analisi 197 tra gli ingredienti maggiormente utilizzati, analizzando il costo in termini di Co2 per ogni chilo di alimento prodotto.
In cima alla classifica, come facilmente prevedibile, si trova la cane di manzo. L’allevamento di bovini – tanto per il settore lattiero caseario quanto per la filiera della carne – è responsabile per il 65% delle emissioni di gas serra dell’intero comparto agricolo. Inoltre, per produrre mezzo chilo di carne sono necessari 5 chilogrammi di mangimi.
La classifica
- Manzo
Per ogni chilo di carne di manzo prodotta vengono immessi nell’aria 26,5 chilogrammi di Co2 - Agnello
Al secondo posto della classifica si trova un altro tipo di carne, anche questa tra le più diffuse. Un chilo di carne di agnello, infatti, è responsabile dell’emissione di 22,9 chilogrammi di anidride carbonica. - Burro
Segue il burro: per produrne un panetto da un chilo occorrono 11,9 chilogrammi di Co2. - Crostacei
Anche l’industria ittica è responsabile di una buona fetta di inquinamento: per portare sulle tavole un chilo di crostacei si rilasciano in atmosfera ben 11,7 chili di anidride carbonica. - Formaggio
Un chilo di formaggio vale 9,8 chili di emissioni. - Frutta e verdura non di stagione
In classifica compaiono anche la frutta e la verdura non di stagione e non regionale. In questo caso, il grosso delle emissioni (8,9 Kg di Co2) è costituito dal trasporto aereo. - Maiale
Per produrre un chilo di carne di maiale vengono diffusi 7,9 chili di anidride carbonica. - Vitello
Come nel caso del maiale, si parla di 7,8 kg di emissioni. - Pollo
La carne di pollo è la più diffusa a livello globale. Per produrne un solo chilo, però, il Pianeta paga il prezzo di 5,1 chilogrammi di Co2. - Tacchino
Stessi valori anche per la carne di tacchino: 5,1 kg.
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