Le scelte che ciascuno di noi compie quando fa la spesa possono influenzare il futuro del Pianeta.
Un’affermazione eccessiva? No, dal momento che – secondo i dati dell’ISPRA, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – gli allevamenti intensivi inquinano più dei veicoli leggeri e dell’industria.
Il ruolo dei consumatori
«Come consumatori possiamo fare molto per invertire questa tendenza attraverso le nostre scelte quotidiane, rafforzando così anche la pressione nei confronti delle istituzioni italiane e internazionali, affinché compiano delle scelte politiche decise a favore della salvaguardia del Pianeta» spiega Greenpeace, che ha stilato un elenco di dieci consigli per una spesa amica del clima e del Pianeta.
Dieci punti per una spesa sostenibile
- Comprare solo frutta e verdura di stagione, biologica e di produzione locale.
- Ridurre il consumo di carne, prediligendo quella provenienti non da allevamenti intensivi.
- Limitare il consumo di latte e derivati.
- Ripiegare sulle proteine vegetali. Sono un risparmio per il portafogli, per la salute e per l’ambiente.
- Privilegiare il pesce locale, di stagione e pescato in maniera sostenibile.
- Scegliere la qualità invece della quantità.
- Eliminare quelle mode alimentari insostenibili per il Pianeta come, per esempio, l’avocado proveniente dal Sudamerica;
- Basta imballaggi: meglio lo sfuso.
- Acquistare uova da allevamento biologico all’aperto.
- Evitare i cibi processati.
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