Un’opera d’arte a tutti gli effetti, il disegno perfettamente conservato di un alce lungo 275 metri, scolpito nella roccia. E’ il risultato di un’analisi satellitare risalente al 2011, ma resa nota solo oggi. Secondo gli scienziati è stato realizzato 6mila anni fa, in una sperduta zona degli Urali meridionali, nei pressi del Lago Zyuratkul.
Lo studio delle linee e degli utensili trovati nei pressi del geoglifo, riconducono il “capolavoro” a un’etnia misteriosa, che si sarebbe servita anche di bambini per portare a termine l’opera. La prova? L’individuazione di utensili adatti a piccole mani, forgiati appositamente per individui non ancora maturi. Gli esperti dicono che potrebbe essere il più antico geoglifo mai trovato, più remoto perfino delle famose linee di Nazca, scoperte in Perù.
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