Dopo 1300 anni la lince euroasiatica (Lynx lynx) tornerà a popolare il territorio delle isole britanniche. Il ritorno dell’animale in Terra d’Albione è stato reso possibile dagli attivisti del Lynk UK Trust, che da tempo si battono affinché il felino selvatico possa tornare ad abitare le campagne inglesi.
Le linci svedesi
Per ripopolare la Gran Bretagna si è scelto di trasferire alcune linci che vivono in Svezia. Il territorio scelto per questo esperimento è la contea di Northumberland, al confine con la Scozia. Gli animali introdotti in natura saranno complessivamente sei, quattro femmine e due maschi. Le linci saranno dotate di un collare Gps e i loro spostamenti saranno monitorati per i prossimi cinque anni.
A meno di impedimenti, il processo per la reintroduzione delle lince in Gran Bretagna dovrebbe arrivare alle battute finali già entro la fine dell’anno.
Le voci contro
Secondo gli attivisti, la reintroduzione della lince è un dovere morale, dal momento che si tratta di un animale fortemente caratteristico del territorio.
Il progetto dovrebbe anche portare un incremento del turismo, con ricadute positive su tutta la zona. Tuttavia, gli allevatori hanno già espresso il proprio scetticismo al progetto di reintroduzione della lince per il timore che l’animale possa compiere azioni predatorie sul bestiame.
«Ma si tratta di una paura del tutto infondata – ha risposto l’associazione in un comunicato -. I dati dicono che, nonostante le 10mila linci che abitano il territorio europeo, sono stati documentati solamente sporadici episodi di predazione. Nessun attacco, invece, è stato compiuto ai danni dell’uomo».
Estinta per la sua pelliccia
Sul territorio delle isole britanniche non si hanno più notizie della lince dall’VIII secolo. Secondo fonti storiche, la lince qui si è estinta a causa della massiccia caccia, finalizzata a rispondere alla crescente richiesta di pellicce.
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