La Gran Bretagna si appresta a varare una legge che vieta il commercio di manufatti di avorio prodotti dopo il 1947.
A dare la notizia è stato il segretario dell’Ambiente Michael Gove, che ha spiegato come la scelta sia stata presa per salvaguardare gli elefanti, sempre più minacciati dalla caccia di frodo.
Di recente, anche il principe William aveva espresso il suo parere positivo al bando dell’avorio, rimarcando la necessità di segnali forti da parte del Governo.
Restrizioni solo per gli strumenti musicali
Le nuove limitazioni al commercio di avorio riguarderanno i manufatti prodotti dopo il 1947.
Questo significa che vendere e acquistare avorio in Gran Bretagna sarà ancora possibile, ma solo alla condizione che i pezzi abbiano un riconosciuto valore artistico e che siano stati prodotti prima di quella data.
Nello specifico, sono quattro le categorie di oggetti che potranno ancora essere commerciate: i manufatti che al loro interno contengono solo piccole percentuali del materiale, gli strumenti musicali, i pezzi con un importante valore storico e cultuale e le vendite effettuate tra enti museali.
Si tratta di una decisione che soddisfa solo a metà il Parlamento inglese: nelle scorse settimane alcuni deputati avevano infatti chiesto che il divieto al commercio di avorio fosse totale, cancellando qualsiasi limitazione.
I numeri del commercio di avorio britannico
Secondo le stime dell’Environmental Investigation Agency nel solo lasso di tempo compreso tra il 2010 e il 2015 oltre 36mila oggetti in avorio hanno attraversato le frontiere britanniche per essere immessi sul mercato.
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