Il Parco Nazionale dell’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, svela una meravigliosa scoperta nel regno della fauna selvatica: il driomio. Il piccolo roditore è al centro di uno studio approfondito presentato al “XII Congresso Italiano di Teriologia” che si è svolto a Cogne (AO) nel giugno del 2022. Il documento, disponibile online, è un importante apporto alla comprensione di questa specie nel contesto dell’area protetta.
A comunicarlo è stata proprio la direzione del Parco riferendo tutti i dettagli della ricerca.
Il Parco Nazionale dell’Aspromonte si conferma, ancora una volta, non solo come un tesoro naturalistico da difendere ma anche come una risorsa di conoscenza preziosa per gli studiosi della fauna selvatica. Il Driomio, con il suo charme misterioso, continua a svelare segreti che alimentano la passione per la conservazione di questa ricchezza biologica nel cuore della Calabria che regala anche splendidi paesaggi naturali, con montagne che superano i 2000 metri di altezza, gole, cascate, laghi e fiumi.
Chi è il driomio?
Si tratta di una specie di piccola taglia, lungo fra gli 8 e i 13 centimetri, con un peso variabile dai 18 ai 34 grammi.
Ha la pelliccia di un bellissimo color nocciola con sfumature grigiastre sul dorso e biancastra sul ventre. Attorno agli occhi ha una caratteristica “mascherina” di peli neri che arrivano fino sotto l’orecchio piccolo e rotondo. Questo roditore possiede una folta coda ricoperta da pelo bruno-grigiastro con l’estremità grigio scuro, le sue sembianze ricordano vagamente quelle del ghiro (Glis glis) e del quercino (Eliomys quercinus).
È un animale schivo, maggiormente notturno e dall’indole solitaria, durante il giorno preferisce sonnecchiare e si rifugia in tane scavate tra le rocce, tra i muschi, o sceglie delle cavità degli alberi come gli scoiattoli. Si nutre di frutti, semi, insetti e qualche fungo.
Essendo piccolo, deve difendersi da diversi predatori, come i rapaci e per questo nelle insenature rocciose, si rende invisibile. In inverno il driomio entra praticamente in uno stato di ibernazione, che può durare fino a sei mesi, va in letargo pressappoco come gli orsi, se non di più.
Il roditore più raro d’Italia
Sono molte le specie animali rare e purtroppo in via d’estinzione, non solo nel nostro paese. Il driomio è una di questa, è infatti, anche lui una specie rara e minacciata, che si trova soltanto in alcune zone montuose d’Italia e in altre parti dell’Europa e dell’Asia.
Il Parco Nazionale del Pollino è uno dei pochi luoghi in Italia dove è possibile osservare il driomio, dotati di binocolo e strumentazioni adeguate. È il suo habitat ideale grazie alla presenza di boschi di faggio, abete e pino, dove trova cibo a sufficienza.
«I recenti studi effettuati nell’area protetta hanno permesso di dimostrare l’appartenenza del driomio dell’Italia meridionale a una specie distinta (Dryomys aspromontis) rispetto a quella presente nell’Italia nord-orientale (Bisconti et al., 2018) e hanno permesso di incrementare notevolmente la quantità dei dati fino ad ora riportati in letteratura, ampliando le conoscenze sulla specie, fondamentali per future azioni di conservazione e di gestione, fanno sapere dalla direzione del Parco nazionale d’Aspromonte.
L’approfondito monitoraggio condotto dall’associazione Ge.Co., Gestione e Conservazione della fauna selvatica, nell’ambito del “Monitoraggio del driomio e moscardino nel Parco Nazionale dell’Aspromonte”, ha permesso la cattura di immagini incantevoli, tra cui la foto di copertina del documento. La ricerca ha contribuito indubbiamente all’accrescimento dei dati disponibili in letteratura, fornendo una base solida per implementare future strategie di conservazione e gestione di questa specie unica.
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