Due individui di lontra son stati filmanti all’interno dell’Oasi WWF delle Grotte del Bussento, sul territorio di Morigerati, nel Parco nazionale del Cilento-Vallo di Diano-Monti Alburni.
Le immagini vanno ad aggiungersi a quelle di una femmina e un cucciolo raccolte di recente nell’Oasi WWF di Persano, sempre dalla Provincia di Salerno.
«Dopo questi avvistamenti possiamo affermare che le Oasi di Persano e delle Grotte del Bussento possono essere considerate i siti dove è più “facile” osservare le lontre in Italia», ha spiegato il WWF.
Popolazione in lento aumento
I progetti per la salvaguardia della lontra nel nostro Paese risalgono al 1982. Proprio in quell’anno venne fondato il Gruppo Lontra Italia, formato da naturalisti ed esperti a livello nazionale con l’obiettivo di favorire il ripopolamento del mustelide. Ai tempi, infatti, erano solo un centinaio gli individui di lontra presenti sul suolo italico e tutti stanziati nelle regioni del Centro-Sud.
Quante sono le lontre in Italia
Attualmente si stima che siano circa seicento le lontre presenti nel nostro Paese.
Se il numero degli individui cresce, allo stesso tempo si restringe l’areale di distribuzione della specie, ora concentrato nel solo Meridione nelle regioni di Abruzzo, Puglia, Calabria, Campania e Basilicata.
«Ma ci sono importanti novità – ha spiegato Antonio Canu, Presidente di WWF Oasi e Membro dell’Otter Specialist Group dell’IUCN, l’Unione internazionale per la conservazione della natura –. Innanzitutto, c’è vitalità nei nuclei che vivono in Abruzzo e Molise. A conferma di ciò c’è il fatto che, proprio di recente, si è riscontrato un avvicinamento tra queste lontre e quelle che vivono in Campania. E se c’è connessione, le possibilità di consolidare la popolazione aumentano e di molto. Inoltre, sono stati confermati i segnali della presenza della lontra sull’arco alpino, e questo grazie allo sconfinamento di individui provenienti dall’Austria e dalla Slovenia».
Quali rischi per le lontre
Una delle maggiori cause di mortalità della specie sono gli investimenti da parte delle auto, soprattutto lungo le strade della Basilicata. «Si tratta, purtroppo, di un fenomeno in crescita, nei confronti del quale è necessario mettere in campo misure di prevenzione che sono indispensabili per continuare in una missione ieri considerata impossibile e che oggi, invece, appare a portata di mano per tutti coloro che hanno lottato per garantire un futuro alla lontra in Italia», ha concluso Canu.
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