I molteplici significati dell’acqua, tra scienza e arte, società e cultura, passato e presente vengono esplorati in un happening-spettacolo nella forma di un reading musicale, dal titolo “Le forme dell’acqua. Due storie liquide e una gassosa”.
Al MUSE di Trento, mercoledì 22 novembre alle 18.30, attraverso una selezione di racconti e una serie di brani musicali che spaziano da Georg F. Haendel a Simon and Garfunkel, Massimiano Bucchi (Professore all’Università di Trento) e Arturo Stàlteri (pianista e compositore) ci fanno riflettere su una risorsa naturale che oggi, nell’epoca del riscaldamento climatico, è ancora più strategica per la sua scarsità.
Al tempo stesso causa di catastrofi per l’umanità e l’ambiente, ma essenziale per l’evoluzione del nostro pianeta e per lo sviluppo delle civiltà, l’acqua è entrata a pieno titolo tra gli obiettivi dell’Agenda 2030, dove al sesto posto figura l’accesso libero e sicuro alle risorse idriche.
Il ruolo dell’acqua e degli oceani
Fin dall’antichità, la presenza di acqua e la capacità di utilizzarla come risorsa per la vita comune, le comunicazioni e i trasporti, hanno giocato un ruolo di primo piano per lo sviluppo delle civiltà umane.
L’acqua è anche materia di studio per la scienza nelle sue varie forme e stati della materia, oggetto di grandi scoperte e di interrogativi ancora oggi insoluti.
Ma l’acqua è anche fonte di ispirazione per i musicisti: da Haendel a Sakamoto, da Nyman a Lucio Dalla. Su questa colonna sonora si snoda il reading concerto “Le forme dell’acqua”, che esplora i molteplici significati dell’acqua tra scienza e arte, tra società e cultura, tra passato e presente.
Info e prenotazioni
L’evento al MUSE fa parte del ciclo di incontri Trento Scienza Grandi Eventi, ideato e proposto dal MUSE in collaborazione con IBSA Foundation per la ricerca scientifica e con Provincia autonoma di Trento, Università degli Studi di Trento, Fondazione Bruno Kessler e Fondazione Edmund Mach.
Ingresso gratuito su prenotazione qui
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