La presentazione del libro del demografo Massimo Livi Bacci “Per terre e per mari – 15 migrazioni dall’antichità ai nostri giorni” (in diretta streaming venerdì 21 gennaio alle 11 su unitn.it/terre-mari), edito da Il Mulino, inaugura il ciclo di seminari promossi dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento in occasione del sessantesimo anniversario dalla nascita della prima facoltà e del primo corso di laurea in Sociologia in Italia.
Nel volume l’autore racconta quindici vicende di migrazione che riguardano il mondo occidentale interrogandosi sulle loro cause e mostrando come diversi gradi di libertà individuale diano vita a forme diverse di migrazione. Poiché, che si tratti di spostamenti forzati – come nell’Unione Sovietica della Seconda guerra mondiale – o di decisioni individuali o familiari per un futuro migliore – come avvenne per la grande migrazione che fra Otto e Novecento portò milioni di persone oltre l’Atlantico verso le Americhe –, muoversi e cambiare dimora, terra, patria è una prerogativa umana, che le circostanze storiche non possono sopprimere. E dagli spostamenti epocali del passato possiamo trarre non solo una conoscenza storica dei fenomeni, ma anche chiavi interpretative per comprendere le migrazioni del presente.
In questo suo recente lavoro Livi Bacci, professore emerito all’Università di Firenze e membro dell’Accademia dei Lincei sui cui libri si sono formati demografi di tutto il mondo, è in grado di combinare il rigore statistico del dato quantitativo, le fonti storiche e il racconto avvincente delle esperienze dei singoli. Tra i suoi libri più importanti: “Conquista. La distruzione degli indios americani” (2005); “Storia minima della popolazione del mondo” (del 2006, giunto alla quinta edizione in Italia e tradotto in numerose lingue); “Eldorado nel pantano. Oro, schiavi e anime tra le Ande e l’Amazzonia” (2008); “Avanti giovani alla riscossa” (2008) e “In cammino. Breve storia delle migrazioni” (2010).
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