Mammut, tigri dai denti a sciabola e megateri si sono estinti tutti per una causa comune: troppa umidità.
È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature Ecology and Evolution, condotta da un team di ricercatori internazionali.
Secondo gli esperti, sono stati proprio i cambiamenti climatici avvenuti nel lasso di tempo compreso tra 15mila e 11mila anni fa a portare alla scomparsa della megafauna.
Serie di cambiamenti sfortunati
«A condurre all’estinzione questi animali è stata una serie di eventi – ha detto Alan Cooper, ricercatore dell’Australian Centre of Ancient Dna dell’Università di Adelaide, che ha partecipato allo studio –. Il repentino cambio di clima ha modificato l’ambiente circostante: l’umidità ha favorito la crescita di alberi e foreste, a discapito delle zone erbose, ambiente questo più congeniale a quegli animali».
I ricercatori hanno analizzato i livelli di isotopi di azoto presenti nel collagene delle ossa di frammenti datati al radiocarbonio. Ne è emerso che la percentuale di umidità, in quel periodo, era oltremodo alta.
Il rapido cambiamento dell’ecosistema ha, dunque, portato al collasso della catena alimentare, condannando di fatto all’estinzione quelle specie.
Quale futuro per l’attuale megafauna
Secondo i ricercatori, la scoperta potrà avere importanti effetti sulla conservazione dell’attuale megafauna a rischio come, ad esempio, elefanti, rinoceronti e giraffe. «Questo studio è la riprova che gli ecosistemi sono molto fragili – ha concluso il professor Cooper –. Ogni piccolo cambiamento può modificare radicalmente gli ecosistemi e minacciare la sopravvivenza delle specie».
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