Quella che sta per cominciare alla Fiera di Rimini sarà l’edizione di Ecomondo più grande di sempre. La 26ª edizione della manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group (IEG) vedrà la partecipazione di oltre 1.500 brand espositori in 150 mila mq di superfice espositiva. Oltre 300 i buyer di alto profilo provenienti dall’estero saranno oltre 300 e i delegati 280.
Sei le macroaree tematiche di Ecomondo:
- Waste as Resource
- Sites & Soil Restoration
- Circular & Regenerative Bio-economy
- Bio-Energy & Agroecology
- Water Cycle & Blue Economy
- Environmental Monitoring & Control.
Il pubblico interessato a tutti gli aspetti dell’economia circolare avrà a disposizione un fitto calendario con circa 170 eventi nelle quattro giornate di manifestazione, 70 dei quali dal taglio scientifico, economico, tecnico e di scenario con la regia del Comitato tecnico scientifico in collaborazione con i principali partner istituzionali e tecnici della manifestazione, assieme al board internazionale che conta esperti di Commissione europea, OCSE, FAO, UfM, EEA, ISWA.
Ecomondo sarà aperta dagli Stati Generali della Green Economy, curati dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile e promossi dal Consiglio nazionale composto da 65 organizzazioni di imprese della green economy in Italia, in collaborazione con il MASE.
Parola chiave: inclusione
Ecomondo accoglie aziende e operatori accomunati da una visione: quella di un’economia che non si accontenta di predare il pianeta e le sue risorse e non si approccia ai mercati con egoismo, ma che insieme al profitto si pone altri obiettivi, dalla neutralità climatica all’impatto zero.
Ecomondo non è soltanto un posto dove c’è chi vende e chi compra, ma nel quale si lascia ampio spazio al confronto, all’approfondimento e alle proposte culturali. «I contenuti sono da sempre uno dei pilastri della fiera. Col passare degli anni, grazie al contributo del Comitato Scientifico, siamo riusciti a mettere a sistema i temi da affrontare. Non è un caso che da Ecomondo escano manifesti e strategie di grande rilevanza per le imprese e il loro business, ma anche per tutti gli addetti ai lavori. Facciamo convivere i ragionamenti e le analisi con la concretezza delle soluzioni», chiarisce Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director – Green & Tech Division di IEG.
Oggi Ecomondo rappresenta un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano conoscere le novità e le potenzialità della green economy, proprio come era nelle intenzioni dei suoi ideatori.
La 26esima edizione è contraddistinta da un nuovo payoff: “La transizione ecologica ha il suo ecosistema”.
«Insieme alla tecnologia, la natura è sempre più un soggetto protagonista a Ecomondo» commenta ancora Alessandra Astolfi. «Dalla rigenerazione dei suoli e degli ecosistemi agro-forestali e alimentari alla tutela dei mari e degli ambienti d’acqua, passando per la valorizzazione dei rifiuti come materie prime seconde e l’intero ciclo idrico integrato, quest’anno avremo una ricca articolazione espositiva capace di presentare al mercato le più innovative tecnologie per la competitività sostenibile. Il sistema economico deve mirare a un bilanciamento tra il capitale naturale e quello prodotto dall’uomo. Tra l’altro molti studi chiariscono che proteggere la biodiversità equivale a preservare anche la nostra salute».
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