Svolta storica di Enel, che ha annunciato di essere disponibile a procedere con la sostituzione degli impianti a carbone passando a fonti rinnovabili e agli impianti a gas.
L’annuncio è stato dato dal direttore Carlo Tamburi in commissione Attività produttive della Camera, annunciando di aver presentato oggi la domanda al ministero dell’Ambiente per i lavori in quattro differenti siti.
Stop al carbone dal 2025
L’annuncio di Tamburini mostra come sia possibile superare l’impiego di carbone entro il 2025.
«Ora spetta al Governo fare in modo che le rinnovabili crescano davvero, dopo il calo di produzione da eolico e solare nel 2018, e si scongiuri una sostituzione in Italia del carbone con il gas, perché per la lotta ai cambiamenti climatici cambierebbe davvero poco, mentre la transizione deve essere incentrata sulle energie pulite e deve correre velocemente già entro il 2030, come purtroppo solo in piccola parte prevede il Piano energia e clima proposto dal Governo» ha commentato Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente.
Il ruolo della Sardegna
Resta però da sciogliere il nodo della Sardegna; l’abbandono del carbone nelle centrali presenti sull’Isola non è, infatti, previsto nel piano presentato da Enel.
«Per questo motivo è importante che l’Esecutivo presenti quanto prima una proposta per l’uscita dal carbone anche della Sardegna, che non è compresa nella proposta di Enel, e che invece deve accelerare puntando su fonti rinnovabili, efficienza e sistemi di accumulo, ma anche sul nuovo cavo di collegamento elettrico proposto da Terna verso la Sicilia e il continente – conclude Zanchini –. Ci auspichiamo, infine, che il Governo preveda anche un piano di “phase-out” anche del gas entro il 2035, in modo da poter raggiungere zero emissioni nette entro il 2040 e contribuire, così, a stare nella soglia critica di 1.5 °C».
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