Si è concluso con successo il primo anno di interventi di taglio delle piante di ailanto (Ailanthus altissima) presenti sulle isole di San Domino e San Nicola nell’arcipelago delle Tremiti. L’intervento si è svolto in un territorio che rientra completamente nell’area del Parco nazionale del Gargano e si pone l’obiettivo di eradicare questa specie vegetale alloctona, di provenienza dal sud-est asiatico e fortemente infestante in tutti gli ambienti mediterranei.
L’Ente Parco nazionale del Gargano è capofila del progetto LIFE Diomedee, un progetto a sostegno della salvaguardia di specie e habitat, finanziato dal programma LIFE Natura dell’Unione Europea.
La maggior parte delle azioni di progetto sono state portate a termine con esiti estremamente positivi, riscontrati dai diversi report di tutti i livelli di controllo della Commissione Europea.
In difesa della biodiversità dell’arcipelago
Dopo l’eradicazione del ratto, in corso di completamento sempre nell’ambito dello stesso progetto Life Diomedee, questo intervento è di grande importanza perché va a contrastare questa specie invasiva che costituisce un grave problema per la biodiversità dell’arcipelago.
Infatti, a partire da singole piante localizzate all’interno dei giardini o in vicinanza delle abitazioni, l’ailanto ha presto colonizzato ampie superfici e ha iniziato a entrare anche all’interno delle pinete nelle zone più naturali dell’isola.
Nel complesso le aree con presenza di ailanto assommano a circa 6 ettari a San Domino e circa mezzo ettaro a San Nicola.
«Gli interventi di eradicazione svolti nell’ambito di questo progetto sono volti a mitigare il più possibile la presenza di specie aliene, considerando che queste modificano gli ambienti danneggiando la biodiversità autoctona e rappresentano una minaccia per l’ambiente dei territori» ha dichiarato il presidente prof. Pasquale Pazienza.
L’ailanto è una pianta che ha la proprietà di ricacciare fortemente da polloni radicali e moltiplicarsi in modo estremamente potente a partire anche soltanto da un singolo esemplare.
Nei popolamenti giovani si è fatto ricorso, dopo lo sfalcio, all’utilizzo di teli pacciamanti che, una volta fissati a terra, permetteranno di contenere la ricrescita degli esemplari nella prossima primavera-estate.
Saranno, poi, e messe a dimora alcune nuove piante appartenenti a specie autoctone e tipiche dell’arcipelago all’interno delle proprietà private che ne hanno fatto richiesta, in sostituzione degli esemplari di ailanto rimossi.
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