Quando si parla di estinzioni, le dimensioni contano. Secondo uno studio condotto dai ricercatori della Oregon State University, infatti, gli animali maggiormente a rischio di estinzione sono le specie dalle dimensioni estreme: i grandi vertebrati così come i piccoli artropodi. Per contro, gli animali di taglia media sono in una safe zone che di rado porta all’estinzione.
Quali pericoli per mini e maxi
Quando interessano poche specie all’anno, le estinzioni sono un’eventualità del tutto naturale. Tuttavia, secondo le ultime stime rese note dall’IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, sarebbero circa 4mila le specie che attualmente rischiano di sparire dal nostro Pianeta.
«I fattori sono differenti a seconda delle dimensioni degli animali – ha spiegato il professore Bill Ripple, che ha condotto lo studio dell’università americana –. Per gli animali di grandi dimensioni, la principale responsabile è la caccia. I piccoli animali, invece, sono minacciati dall’inquinamento e dal disboscamento. Inoltre, le specie di piccole dimensioni hanno spesso un areale di distribuzione limitato e questo può aggravare la situazione quando si parla di perdita e danneggiamento degli habitat».
Proteggere anche i più piccoli
Se tanto si sta facendo per proteggere i giganti del nostro pianeta dall’estinzione, altrettanto non si può dire delle iniziative a favore dei piccoli animali. «I progetti per la conservazione di elefanti e rinoceronti sono parecchi, ma non è affatto così per quelli a favore degli anfibi – ha concluso il professor Ripple –. Auspichiamo che in futuro anche gli insetti e tutti gli animali di piccole dimensioni a rischio di estinzione possano ottenere la stessa attenzione».
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