L’area marina protetta di Bergeggi rappresenta una piccola perla incastonata nel Mar Ligure: dopo quella di Miramare (TS) è la più piccola zona protetta del nostro Paese, eppure custodisce una grande biodiversità.
In attesa di poter crescere, come auspicato anche a livello comunitario, l’AMP di Bergeggi è attualmente il frutto di sinergie create fra pubblico e privato, a partire dalla data della sua istituzione nel 2007. L’isola di Bergeggi è infatti una proprietà privata che è stata concessa in gestione al Comune di Bergeggi, proprio come l’intera area protetta. La piccola isola dista a meno di 300 metri dalla costa e ha una superficie di appena 20.475 m2.
Nel corso dei secoli, come testimoniano alcuni importanti resti di edifici storici, fu sede di un’antica comunità monastica ma servì anche per essere utilizzata come avamposto militare. L’AMP di Bergeggi si trova all’interno della Riserva naturale Regionale di Bergeggi che costituisce un ulteriore garanzia di tutela e protezione ambientale.
Il successo nella gestione è testimoniato dalla ricchezza naturalistica dell’area protetta, nonostante questa sia collocata a ridosso di una zona portuale molto importante come quella di Vado Ligure. Una dimostrazione del fatto che dove esistono aree di protezione, seppur contigue a contesti problematici sotto l’aspetto ambientale, la natura riesce a dispiegare comunque tutta la sua capacità rigenerativa, riuscendo a riprendersi ogni centimetro di spazio che le era stato sottratto.
Le aree protette come Bergeggi sono un esempio di come le zone di tutela possano costituire un fatto positivo anche per le comunità locali, non solo sotto il profilo ambientale – Bergeggi è da tempo una delle Bandiere Blu per la qualità delle acque – ma anche sotto il profilo economico. Una realtà che oramai viene sempre più percepita dagli operatori, che hanno ben compreso il valore aggiunto dell’ecoturismo, specie quando correttamente valorizzato dagli enti gestori.
In un Paese ricco di meraviglie naturalistiche come l’Italia il turismo e tutto l’indotto sono in grado di contribuire al benessere delle comunità locali, restituendo un valore aggiunto della massima importanza, non solo in termini di protezione ambientale.
Come dimostra il fatto che in un contesto di piccole dimensioni come quello dell’area marina protetta si possa rilevare l’inusuale concentrazione di ambienti molto diversi tra loro, quali pareti rocciose, aree a coralligeno, grotte sommerse, scogli profondi, praterie di Posidonia oceanica, fondi detritici, sabbiosi e fangosi. Ogni ambiente, in relazione alla sua diversità ospita le proprie specie peculiari, consentendo così la coesistenza di tante forme di vita differenti. Nudibranchi, margherite di mare, stelle rosse, scorfani, donzelle, murene, cernie, saraghi, barracuda, orate, dentici, sono fra le specie più osservabili lungo le pareti sommerse e nelle acque dell’area marina protetta.
Non meno ricca di biodiversità e la superficie dell’isola e le sue falesie rocciose che ospitano valenze naturalistiche davvero importanti. Qui sono le essenze tipiche della macchia mediterranea a farla da padrone e alcune di queste specie sono di grande di interesse scientifico come il limonio ligure (Limonium cordatum), la barba di Giove (Anthyllis barba-jovis), la timelea barbosa (Thymelaea hirsuta) e la campanula di Savona (Campanula sabatia), un endemismo esclusivo della Liguria occidentale.
L’isola è anche un punto di sosta durante le migrazioni e oltre alle specie di gabbiani sempre presenti si possono osservare l’averla piccola (Lanus collurius), la strolaga minore (Gavia stellata), la nitticora (Nycticorax nycticorax), la garzetta (Egretta garzetta) e il marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis). Sull’isola vivono anche rettili come lucertole e coronelle (piccoli serpenti del tutto innocui) e molte altre specie di fauna minore.
L’AMP di Bergeggi dalla metà di luglio ha un nuovo responsabile, Davide Virzi, un grande conoscitore della zona, deciso a continuare nella direzione tracciata da Simone Bava, che prima di lui, dimostrando grande capacità e ottenendo ottimi risultati, ha diretto l’AMP per oltre 10 anni. L’obiettivo è quello di proseguire nell’attività di tutela della biodiversità e nella promozione di tutte quelle forme di fruizione sostenibili dell’ambiente e delle sue risorse. Per far diventare l’AMP ed il suo comprensorio un punto di riferimento nel panorama regionale e non solo, per tutti gli amanti delle attività outdoor legate al mare, che potranno essere praticate seguendo le regole, in modo da non recare danno o un eccesso di disturbo nell’area protetta. Subacquea sostenibile, canoa, stand un puddle (sup), snorkeling, vela, windsurf, kitesurf, nuoto mentre, fuori dall’acqua, si potranno fare passeggiate, escursioni, giri in mountain bike ma anche voli in parapendio per i più temerari.
In quest’ottica, grazie alle risorse del progetto Interreg Neptune, quest’estate sono state posizionate 27 boe per delimitare il Sentiero Blu di Bergeggi, che nel suo genere, è uno dei più lunghi in Italia. Un percorso di oltre 2,5 km all’interno del quale sportivi e amanti del mare possono, in tutta sicurezza, nuotare, pagaiare e scoprire le bellezze dell’area protetta. Fra gli obiettivi per il prossimo futuro vi è quello di poter riportare piccoli gruppi di visitatori sull’isola, ma solo dopo aver messo in sicurezza l’approdo e i percorsi pedonali, per poter effettuare visite guidate sotto la supervisione di guide esperte, in grado di trasmettere conoscenza e rispetto per la natura in chi decida di visitare l’isola.
Davide Virzi ha anche un piccolo grande sogno: poter realizzare un Centro di Educazione Ambientale destinato ai giovani ma non soltanto, per sensibilizzare sulla necessità di proteggere l’ambiente e in particolare quello marino. Non sempre all’ecosistema mare viene riconosciuta la grandissima importanza che ricopre e la necessità di difenderlo dalle aggressioni causate dall’uomo, spesso poco visibili ma devastanti sotto il profilo della conservazione.
«Questa è stata la mia prima estate come direttore» racconta Davide Virzi «avendo iniziato questa avventura solo a metà luglio, un periodo che per tutte le AMP è sempre ricco di impegni, ma anche di preoccupazioni causate dalla grande presenza di bagnanti e natanti. Sono rimasto positivamente colpito da quanto la comunità locale e i visitatori abituali abbiano dimostrato il loro attaccamento all’isola e al suo mare e di quanto siano orgogliosi di poter dare un contributo per la salvaguardia e la valorizzazione di questo splendido angolo di Liguria. Questo senso di appartenenza, a prescindere da chi sarà nei prossimi anni a ricoprire il ruolo di direttore, rappresenta la migliore garanzia per il futuro e il successo dell’Area Marina Protetta di Bergeggi».
SEMPRE INFORMATI!
Per rimanere aggiornato su tutte le news sulla Natura, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter di rivistanatura.com
Basta inserire l’indirizzo e-mail nell’apposito modulo qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscriviti”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di Natura! È gratis e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com