Come impedire il diffondersi su scala mondiale di insetti, batteri, virus e infestanti che minaccino la produzione agricola e l’approvvigionamento di cibo? Lo dibattono in quattro giorni di convegno i maggiori esperti mondiali riuniti dalla FAO per i lavori della Commissione sulle misure fitosanitarie (Commission on Phytosanitary Measures-CPM).
Lo scopo degli standard internazionali della Convenzione per la protezione delle piante è di minimizzare il rischio che gli infestanti circolino attraverso i confini regionali in un contesto di commercio mondiale sempre più globalizzato.
Un esempio dei pericoli è dato dal tarlo asiatico (Anoplophora glabripennis) che si è diffuso dall’Asia agli Stati Uniti, al Canada e ad altri Paesi dell’Europa attraverso il legno dei pallet non trattato.
La sessione di quest’anno del CPM ha come obiettivo anche quello di affrontare il tema della “ePhyto”, la certificazione elettronica per il controllo degli infestanti, che potrebbe facilitare il lavoro degli ispettori nei porti.
di Luca Serafini
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