Fermare il volo del martin pescatore mentre entra nel nido non è un’impresa facile, perché la rapidità del nostro piccolo amico è davvero impressionante. Con l’avvento del digitale molti problemi tecnici sono stati risolti e in una situazione favorevole di luce è possibile fermare il volo di piccoli uccelli senza l’aiuto dei flash, ma semplicemente alzando la sensibilità degli ISO, fino ad ottenere tempi di esposizione brevissimi. Quello che cercavo, però, non era semplicemente fermare l’attimo, ma dare anche tridimensionalità all’immagine, illuminando da tergo le ali del martin pescatore di ritorno al nido dopo la pesca, come se si trattasse di un controluce.
Ho usato, quindi, due lampeggiatori impostati in modalità manuale e uno di questi è stato posto dietro al soggetto per ottenere l’effetto spiegato prima. Per questo genere di ripresa è bene aspettare che la scena sia completamente in ombra per evitare la cosiddetta “immagine fantasma” dovuta alla sovrapposizione della luce del sole a quella del lampeggiatore. Nel mio specifico caso il martin pescatore si è fotografato da se, interrompendo il raggio infrarosso di una fotocellula posizionata sulla traiettoria del nido e collegata alla macchina fotografica.
Ci tengo a precisare che il martin non era per nulla disturbato dalla mia attrezzatura e, infatti, usava spesso uno dei due flash come posatoio prima di entrare nel nido.
La reflex era equipaggiata con un obiettivo 35-70 mm f/2,8, regolato a 35 mm. Altri dati tecnici: tempo di posa 1/125 sec., diaframma f/10, ISO 200. Il flash principale è stato impostato in manuale alla minima potenza al fine di “congelare” il movimento delle ali con un lampo brevissimo, mentre il secondo è stato volutamente tarato con una sovraesposizione di due diaframmi rispetto al principale, per ottenere l’effetto del controluce.
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