In Italia più di un terzo della superficie nazionale è ricoperta dai boschi. Un patrimonio naturale importante ma costantemente sottoposto a minacce.
L’innalzamento delle temperature, le piogge intense, le raffiche di vento, le gelate precoci, ma anche i forti periodi di siccità sono – insieme alla piaga degli incendi e all’invasione di specie aliene – tra le principali minacce per questi grandi polmoni verdi della Terra, che contribuiscono a mitigare gli effetti del riscaldamento globale assorbendo carbonio e rilasciando nell’atmosfera ossigeno.
Serve una strategia nazionale per le foreste
Così imponenti, eppure così fragili. Per questo, per proteggere le foreste serve una strategia nazionale.
«Oggi più che mai è fondamentale definire una strategia forestale nazionale che metta al centro la definizione di piani di adattamento ai cambiamenti climatici a medio-lungo termine e interventi incisivi di mitigazione, in grado di migliorare la biodiversità e favorire una diversa struttura delle foreste per rispondere agli effetti climatici che sollecitano gli habitat forestali – spiega Legambiente, che ha pubblicato un report dedicato proprio allo stato di salute dei polmoni verdi del nostro Paese –. Ma per far ciò, è importante anche puntare su una gestione e una pianificazione forestale sempre più sostenibile e responsabile».
Le proposte di Legambiente
Legambiente ha anche stilato un programma articolato in 10 punti per una migliore gestione del patrimonio forestale italiano:
- È necessario sviluppare strategie di mitigazione e monitoraggio del patrimonio forestale italiano.
- Incrementare la biodiversità forestale.
- È importante sviluppar un piano per la creazione di foreste urbane per rigenerare le città e combattere il cambio climatico.
- Ridurre i rischi naturali per le foreste.
- Puntare sulla gestione forestale sostenibile e responsabile per garantire l’erogazione di tutti i servizi ecosistemici.
- Implementare la pianificazione forestale, oggi ferma al 18% dei boschi italiani- Questo è uno strumento insostituibile per garantire la quantità e la qualità dei servizi ecosistemici forniti dalla foresta, la loro sostenibilità e la loro erogazione continua nel tempo.
- Promuovere la certificazione forestale.
- Aumentare l’utilizzo del legno nei processi produttivi.
- Sviluppare un cluster del legno Made in Italy, dal momento che l’Italia ha una forte dipendenza dall’importazione di legname e semilavorati dall’estero.
- Implementare l’uso di prodotti agroforestali per scopi energetici.
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