In piena estate quasi ogni pozza ha la sua piccola popolazione di larve.
Per fotografarle occorre qualche accorgimento. In questo caso ho impiegato un piccolo “acquario da campo”: una vasca di vetro di 20x10x10 cm, spessa 3 mm, riempita per due terzi dell’acqua dello stagno con una dozzina di larve. Si fa riposare il tutto per una decina di minuti, così che le particelle in sospensione si depositino e le larve riprendano l’attività di filtraggio. Queste tendono a rimanere a contatto con il pelo dell’acqua e ad aderire al vetro, quindi basta mettersi dalla parte giusta e inquadrare al loro livello.
Questo scatto è stato effettuato con un 105 macro a elevato ingrandimento. L’illuminazione non può essere naturale, perché le larve si muovono. Bisogna quindi ricorrere ai flash per “bloccare” l’azione. In questo caso ho usato due piccoli flash TTL puntati contro le sponde laterali dell’acquario.
Non sono necessarie altre luci, vista la piccola dimensione del soggetto. I flash non andrebbero mai puntati contro il vetro frontale: tendono a fare una luce più piatta e inducono molti riflessi.
Per lo sfondodella fotografia ho usato un cartoncino grigio-verde, rischiarato dalla luce residua dei flash.
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