Nome
Gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus)
Descrizione
Gabbiano medio-piccolo, sensibilmente inferiore per dimensioni al Gabbiano corallino e più decisamente rispetto alla Gavina. Il maschio e la femmina hanno una livrea identica, con colorazione prevalentemente bianca, grigia e nera. In abito nuziale la testa è coperta da un cappuccio marrone scuro e attorno all’occhio vi è un anello bianco. Al di fuori del periodo riproduttivo il cappuccio marrone sparisce; rimane solo una macchiolina dietro l’occhio e una sfumatura poco visibile sul capo. Il becco e le zampe sono color rosso scuro.
Fenologia
In Italia è migratore regolare, nidificante e svernante.
Habitat
Molto adattabile, appare prevalentemente legato ad aree pianeggianti a quote basse, talvolta a quote leggermente superiori, ma fino a 2.000 m nell’ex-USSR. In ogni caso, si rinviene sempre presso acque calme e poco profonde, dolci, salmastre o saline, in habitat di vario tipo, preferendo per la nidificazione siti umidi e con vegetazione acquatica, ma adattandosi anche a siti più asciutti. Si alimenta in ambienti acquatici ma molto spesso anche in aree prative e coltivate, terreni arati ecc.
Al di fuori della stagione riproduttiva, si sposta su zone umide maggiori, evitando coste rocciose, preferendo invece isolette o estuari con abbondanti spiagge sabbiose o fangose; frequenta anche siti pianeggianti interni, porti, discariche e corpi idrici di ogni genere. Spesso mostra movimenti pendolari giornalieri tra aree di alimentazione e zone di roost, più tranquille e riparate.
Distribuzione
L’ampio areale di nidificazione comprende le medie latitudini di tutta la Regione Paleartica, dalla Penisola Iberica e l’Islanda ad ovest, alla Scandinavia a nord e sino alle coste del Pacifico a est. Nel corso del XX secolo, in conseguenza di un complessivo miglioramento climatico, di una ridotta persecuzione, della disponibilità di nuove fonti di cibo (discariche) e di una crescente frequentazione delle aree interne e agricole, si è verificato un incremento della popolazione europea e quindi un ampliamento dell’areale distributivo settentrionale e occidentale, con insediamento della specie anche in Groenlandia e nel Newfoundland canadese.
In Italia, i maggiori gruppi nidificanti sono segnalati nelle zone dell’Alto Adriatico e nelle risaie della Pianura Padana occidentale e in Sardegna. Vengono stimate 600-1.000 coppie nidificanti.
Stato di conservazione
La specie ha uno stato di conservazione favorevole in Europa. Il successo riproduttivo risente negativamente delle piene fluviali e del disturbo antropico.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
Il volume è:
– richiedibile qui: fauna@parcoticino.it
– scaricabile qui: https://ente.parcoticino.it/wp-content/uploads/2016/12/Atlante_Uccelli_Ticino.pdf
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