Lo scorso 8 aprile si è riunito – per l’usuale incontro annuale – il Gruppo Garzaie, ovvero l’organismo volontario, coordinato dal prof.Mauro Fasola dell’Università di Pavia, che ormai da ben 44 anni porta avanti i censimenti di Ardeidi nelle garzaie italiane.
Gli ultimi dati, relativi alla stagione scorsa, evidenziano oltre 220 garzaie monitorate, con 8 siti abbandonati rispetto all’anno precedente e ben 14 di nuova colonizzazione.
Un saldo attivo di 6, che conferma il trend complessivamente positivo riscontrato anche nelle annualità precedenti, ma all’interno del quale la situazione delle singole specie presenta invece dei dati in chiaroscuro.
Peraltro, il lungo periodo di indagine consente ormai di avere un quadro esaustivo dell’andamento delle popolazioni di questi uccelli, forse quelli meglio monitorati nel panorama italiano..
Airone cenerino e Garzetta presentano infatti una certa seppur lieve diminuzione a partire già dal 2005, collegata probabilmente alla sempre maggior diffusione delle risaie “asciutte”.
In netto e prolungato declino la Nitticora, mentre invece Airone rosso e Sgarza ciuffetto presentano una situazione sostanzialmente stabile, pur all’interno di fluttuazioni da un anno con l’altro. In aumento infine Airone bianco maggiore e Airone guardabuoi, così come anche l’Ibis sacro. Quest’ultime due specie, per la loro maggiore duttilità alimentare e per il minor legame con le risaie e le aree umide sembrano tra l’altro quelle destinate al maggiore aumento nei prossimi anni.
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