Montagne e ghiacciai trasparenti con i colori dell’arcobaleno, fatti non di neve e ghiaccio, bensì di… sale!
È quello che possiamo trovare, unico luogo al mondo, in una vasta regione desertica dell’Iran meridionale. Si tratta di Jashak salt mountain, nella catena dei monti Zagros, che corre parallela alla costa del Golfo Persico.
Questi particolari rilievi si sono formati dalla collisione della placca euroasiatica con quella arabica che, sollevandosi dal salatissimo mare prospicente, ha portato alla luce vastissimi depositi salini. Il tempo e gli agenti atmosferici li hanno erosi, formando un’incredibile serie di creste e crinali, alcune più ripide e taglienti altre dalle caratteristiche forme a cupola.
Milioni di anni fa, infatti, il Golfo Persico era un mare molto più grande di quello che è oggi. Vaste porzioni della penisola arabica a sud e l’Iran a ovest erano lambite e sommerse dalle acque.
Quando queste evaporarono e il mare si ritirò, rimasero grandi quantità di sale che vennero ricoperte da sedimenti provenienti dalle montagne attraverso le piogge. Si creò così uno spesso strato di sedimento su quello sottostante di sale.
Un’enorme deposito salino
Le «cupole» non sono altro che diapiri salini, dalla tipica forma pianeggiante al centro e con i fianchi più o meno inclinati. È un fenomeno geologico in cui il sale si comporta come un fluido: il peso dei sedimenti spinge verso il basso sullo strato di sale, comportandone la risalita attraverso le rocce sovrastanti. E quando il composto chimico elettricamente neutro trova un passaggio, apre una breccia e si diffonde orizzontalmente, creando un vero e proprio ghiacciaio salino. I successivi depositi di sabbia proveniente dalle tempeste dei vicini deserti hanno poi dipinto a strati queste concrezioni saline, creando suggestive formazioni colorate.
Questi ghiacciai di sale sono tipicamente composti, oltre che da minerali salini, come l’halite, il solfato di calcio anidro (anidride) e il gesso, anche da minerali argillosi.
Solo nella parte meridionale dei monti Zagros ci sono più di 130 cupole di sale, ma anche doline carsiche e decine di cave, inclusa la grotta di sale più lunga al mondo, che si sviluppa per di 6,4 chilometri nel profondità del monte Namakdan.
Come i ghiacciai d’acqua
Da notare che la struttura e la dinamica dei ghiacciai salini sono molto simili a quelle dei comuni ghiacciai di acqua. Per quanto riguarda il loro moto, essi fluiscono avanzando in media di pochi metri all’anno, sempre che i tassi di sedimentazione, erosione e disintegrazione non siano troppo elevati.
È stato osservato che la velocità di avanzamento aumenta con l’aumentare delle precipitazioni, tuttavia, piogge troppo intense e frequenti possono portare a una dissoluzione del sale.
Infine, proprio come i comuni ghiacciai, anche quelli salini possono portare alla formazione di vere e proprie morene, erodendo e spostando i depositi rocciosi circostanti.
Si ringrazia per le foto SaltyTour, che organizza spedizioni alla scoperta di questi luoghi straordinari.
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