Se pensiamo alla savana pensiamo a lei, la giraffa: alta, elegante, maestosa e gentile. Forse uno degli animali più amati da grandi e piccini. Ma sappiamo davvero chi è la giraffa?
La giraffa (Giraffa camelopardalis) appartiene alla famiglia delle Giraffidae ed è l’animale terrestre più alto attualmente vivente. Mammifero ungulato e abitante del contenente africano, la giraffa è caratterizzata dal lungo collo, dalla peculiare colorazione, dalle lunghe gambe e dagli ossiconi stile corna (protuberanze che si trovano sull’estremità superiore del cranio dell’animale). Le giraffe sono erbivori ruminanti e si nutrono principalmente di acacia di cui riescono a raggiungere le foglie più alte grazie alla lingua prensile lunga circa 45 cm e all’importante collo di circa 2-2,5 m. Le acacie spesso sono spinose, ma per la robusta lingua delle giraffe questo non è un problema: attorcigliano la lingua intorno al ramo e strappano via le foglie diligentemente. Nel caso in cui qualche spina dovesse essere ingerita non è niente di grave: un po’ come se noi ingerissimo una spina di pesce. Il ruolo del collo, tuttavia, non sembra essere relazionato solo alla funzione di alimentazione. Si ritiene infatti che il collo possa essersi sviluppato come un carattere sessuale secondario, in quanto uno studio del 1996 ha riportato che nella stagione secca gli animali raggiungevano le foglie allungando il collo solo per metà della lunghezza e che gli animali si nutrivano solo per la metà del tempo. Lo studio ipotizzava, dunque che l’evoluzione del lungo collo delle giraffe potesse avere una funzione sessuale, di lotta tra maschi o di scelta femminile del partner. E se il solo collo è di circa 2 metri… quanto è alta una giraffa? Una giraffa adulta può avere un’altezza che oscilla dai 4.7 m ai 5.9 m! I maschi sono piùalti delle conspecifiche femmine mentre il peso varia dai 900 ai 2000 kg.
La colorazione del manto è unica per ogni individuo e sembra servire alla mimetizzazione tra gli alberi, al fine di essere meno visibile ai predatori. I maschi, avanzando con l’età tendono a scurire sempre di più la loro colorazione complessiva. La funzione termoregolatrice, al fine di disperdere calore, è compiuta invece dagli ossiconi che servono inoltre anche alla lotta tra maschi per la conquista delle femmine fertili.
Grazie alla lunghezza delle gambe, la giraffa può raggiungere i 60 km/h e può mantenere per svariate ore la velocità di 50 km/h.
A tal proposito, sapevate che il nome “Giraffa” sembra derivare dall’arabo Zarafah, che significa proprio corridore veloce? Camelopard \kə-ˈme-lə-ˌpärd\ invece sembra accingere dal greco antico: kamēlopardalispoiché si credeva che la giraffa fosse l’unione tra il cammello, per le sembianze legate alla forma che la giraffa si suppone avere in comune con il Camelus bactrianus ed il leopardo (pardalis) per il suo colore simile a quello del felino.
Ma quanto vive una giraffa? E chi la preda? Le giraffe, pur essendo erbivori africani hanno una buona aspettativa di vita in natura: dai 15 ai 25 anni! Grazie all’imponente dimensione, per i carnivori non è semplice poter effettuare un attacco predatorio ad una giraffa adulta, infatti la maggior parte degli attacchi avvengono durante l’abbeverata delle giraffe nei fiumi o laghi, in cui questa espone il collo. Una giraffa adulta, inoltre, grazie allepossenti gambe riesce a sferrare calci mortali verso i predatori. Un’altra cosa straordinaria, è che la giraffa possiede una vista a colori ed uno sviluppato senso dell’olfatto, un altro ottimo aiuto anti-predatorio!
Ma dire giraffa… cosa vuol dire? Quante sottospecie di giraffe ci sono?
La classificazione delle specie e sottospecie della Giraffa camelopardalis è un tema ancora molto dibattuto ed aperto. Al momento non si sa con esattezza quante specie esistano, quante sottospecie e la distribuzione di queste. Un’unica ed indiscutibile classificazione e distribuzione delle specie e sottospecie è pertanto, ancora difficile da poter definire. La IUCN e Giraffe and Okapi Specialist Group (GOSG), riconoscono una sola specie di Giraffa camelopardalis e nove differenti sottospecie, secondo la classificazione di Dagg e colleghi, del 2014.
Le nove sottospecie di Giraffa, secondo tale studio sono:
- G. c. angolensis
- G. c. giraffa
- G. c. peralta
- G. c. rothschildi
- G. c. antiquorum
- G. c. camelopardalis
- G. c. reticulata
- G. c. tippelskirchi
- G. c. thornicrofti
Storicamente, le giraffe hanno da sempre affascinato i vari popoli. Le prime notizie risalgono all’antico Egitto, quando la faraona Hatshepsut le introdusse in Egitto, nel 46 a.C una giraffa fu regalata a Cesare da Cleopatra, per un prezzo di 360 schiavi. Tale esemplare fu la prima giraffa esposta al pubblico.
Nel 1215, un’altra giraffa fu donata a Federico II dal sultano d’Egitto, in cambio di un orso polare e nel 1486 Lorenzo de Medici portò un esemplare a Firenze come segno della sua potenza e nel 1600 fu portata una giraffa in Cina dall’esploratore Zheng He, e per i cinesi fu simbolo di prestigio e ricchezza. La costellazione“Camelopardalis”, infine sembra proprio rappresentare una giraffa. Per celebrare questo magnifico gigante buono, è stata istituita, dalla Giraffe conservation foundation, la giornata interazionale della giraffa, il 21 giugno.
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