Qui trovate le altre tappe del percorso
L’ultima volta ci eravamo lasciati a Urio Quattrocchi. Qui, già dopo i primi passi il paesaggio è incantevole, fatato. Non vi stupite se saranno gli elfi o le divinità dei boschi a darvi il benvenuto, perché gli amanti della Natura rimarranno letteralmente rapiti: aceri, castagni, quercie, roverelle, ma anche istrici, qualche scoitattolo sorrideranno al vostro passaggio. Sono alberi che parlano e che, se saprete ascoltare lo spirito dei boschi, vi racconteranno aneddoti su questi posti incantati e i suoi abitanti.
Urio Quattrocchi, un piccolo specchio d’acqua di forma circolare, fa da casa per diverse specie di uccelli acquatici. Dopo aver superato l’Urio -sulla destra noterete una maestosa fontana- si segue la trazzera principale e, al primo incrocio, si svolta a destra in direzione di Case Pomiere, dove c’è un enorme abbeveratoio. Qui l’itinerario si mantiene fuori dal bosco, con ampi panorami lungo la vallata, poi -a poco a poco- il tragitto vi condurrà dentro un fitto bosco con esemplari maestosi di Faggio, Cerro e Rovere. Fuori sentiero il sottobosco è quasi impenetrabile, ma in autunno e in primavera ricchissimo di funghi. Uscendo dal bosco, si attraversa una zona scoperta e si arriva alle Case Mascellino. Man mano che la vostra gita di Hiking si fa più dura, maggiori e sempre più pregevoli saranno i premi che la Natura vi riserverà.
Superato il confine comunale tra gli incantevoli borghi di Mistretta e Caronia, punto esatto che costituisce altresì lo spartiacque tra il bacino del Torrente Santo Stefano e quello del Torrente Caronia, si continua a seguire un sentiero in declino. Poco dopo si incrocia un’altra pista – a vista d’occhio più battuta- che poco più in alto si dirige verso Acqua dei Vitelli a 1306 metri. Da questa località la strada è ben visibile e prosegue in salita in direzione della Contrada Moglia. Lì in curva troverete un cancello dell’azienda Forestale che porta allo splendido bosco della Tassita, cinquanta ettari di raro Tasso baccato.
Il bosco della Tassita è talmente bello che rappresenta quasi un’escursione a parte. Immenso e con i suoi sentieri di pietra, è un luogo magico. Se volete potrete decidere di fare lì la vostra pausa mangereccia. Superato il bosco, si continua a salire, aggirando Portella Pomiere e Timpone Mirio. Anche qui un bel fontanile in pietra invita ad una sosta prima dell’arrivo – vi dividono solo cinquecento metri da Portella dell’Obolo (qui, oltre a un bivacco messo a disposizione dalla Forestale che può ospitare fino a quattro persone, si trova anche il sentiero tematico del Carbone che ripropone e mostra le fasi salienti del ciclo di produzione del carbone, un mestiere anticamente affidato alla popolazione dei Nebrodi). Siete già sul confine comunale tre Caronia e Capizzi, in corrispondenza della S.P.168. Dove, se siete “escursionisti 3.0” avrete parcheggiato l’auto di uno dei gitanti. Naturalmente sulla via del ritorno, la gita si potrà concludere con un’immancabile cioccolata calda (in autunno) o una granita (in estate) al bar Belvedere di Santo Stefano di Camastra. Buen Camino!
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