Alcuni animali sono autori di straordinarie costruzioni, al pari di eclettici architetti si distinguono per tecnica e inventiva, ognuno nel suo campo di applicazione.
Non siamo abituati a considerare gli animali grandi architetti. Spesso pensiamo che siano portati a modellare o sistemare per i loro scopi qualcosa di già esistente, ma non che siano in grado di creare qualcosa da zero, come facciamo noi uomini. Invece, a ben guardare, i casi di complesse costruzioni animali non mancano affatto.
Gli uccelli
L’esempio migliore sono i nidi degli uccelli, che maschi e femmine delle diverse specie costruiscono ex novo in totale autonomia, nella maggior parte dei casi.
Ci sono nidi giganteschi, come quelli dei grandi rapaci, usanti anno dopo anno, come pure piccoli gioiellini sofisticati dei colibrì fatti con rametti tenuti assieme da tele di ragno.
È difficile che una coppia di uccelli faccia un ottimo lavoro fin dalla prima nidificazione; spesso ci sono difetti nel progetto, ma con l’esperienza le cose migliorano sensibilmente, soprattutto nelle specie che hanno relazioni di coppia stabili e affiatate. Certamente questi animali sanno già per istinto come costruire il proprio nido, ma esiste una componente di esperienza e improvvisazione.
I pigliamosche e gli scriccioli, per esempio, possono ricorrere alla pelle di serpenti per fasciare meglio alcune parti del nido, ma se questa manca, gli individui più esperti usano anche sezioni di plastica o cellophane.
A Tokyo, in Giappone, sono stati segnalate addirittura cornacchie che usano solo materiali artificiali per costruire il nido, tra cui gli attaccapanni di plastica e di metallo, un formidabile caso di adattamento all’ambiente in cui questi uccelli vivono: una grande città.
I mammiferi
I mammiferi possono sembrarci meno industriosi e sofisticati degli uccelli, ma non è sempre così. Semplicemente la loro modalità di riproduzione li svincola dalla necessità di costruire un vero nido per l’incubazione e la cova, ma bisogna comunque ammettere che tra gli animali, molti roditori sono formidabili architetti, in grado di scavare tane molto complesse per sfuggire ai loro numerosi predatori e allevare la prole.
Ci aspetteremmo grandi cose dalle scimmie antropomorfe, vista la loro innegabile intelligenza, e invece questi primati, così simili a noi per alcuni aspetti, non danno vita a nessuna “grande opera”, con la parziale eccezione di semplici giacigli per dormire.
Probabilmente, proprio come accadeva per le popolazioni umane nomadi di decine di migliaia di anni fa, le scimmie non hanno bisogno di costruire nessun complesso ricovero, affidandosi per sopravvivere alla protezione del gruppo e al clima favorevole dei tropici.
Gli scimpanzé, però, utilizzano una serie di oggetti, come pietre, rami e fili d’erba, appositamente modificati per compiere semplici azioni, la cui fabbricazione e corretto impiego è tramandata da un individuo all’altro e viene spesso “aggiornata”, grazie alle esperienze di soggetti più giovani, più curiosi e ansiosi di sperimentare. Non è come costruire una casa, ma certamente non è cosa da poco: nessuna altra specie utilizza un numero maggiore di strumenti.
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