È atteso per il prossimo 5 ottobre il parere definitivo sulla concessione alla proroga decennale dell’utilizzo del glifosato, il composto chimico considerato potenzialmente cancerogeno dall’Organizzazione mondiale della sanità ma ancora ampiamente diffuso in agricoltura.
I paesi che hanno già detto no
Sono solo due i paesi che hanno ufficialmente confermato che voteranno contro il rinnovo della proroga.
La Svezia ha già fatto sapere che si esprimerà negativamente a riguardo, così come la Francia che – attraverso le parole del primo ministro Edouard Philippe – ha fatto sapere che si impegnerà a mettere al bando l’utilizzo della sostanza su tutto il territorio transalpino entro il 2022, anno della fine del mandato del presidente Macron.
Sembra certo, invece, il parere positivo che esprimeranno i paesi dell’Est mentre Italia e Germania non hanno ancora definito una chiara posizione. In particolar modo la Germania, che inizialmente si era detta contraria alla proroga e che potrebbe invece essere a favore.
Attesa per la posizione dell’Italia
Anche l’Italia nelle fasi precedenti alla discussione si era detta contraria al rinnovo dell’autorizzazione. «Ci auguriamo che questa posizione venga espressa anche nella votazione finale – ha detto Maria Grazia Mammuccini, portavoce dell’associazione #Stopglifosato –. Chiediamo ai ministri Martina, Galletti e Lorenzin di prendere la testa di una coalizione di paesi che puntano sulla salute dei cittadini, la qualità dei cibi e la difesa dell’ambiente».
Anche Greenpeace auspica che l’Italia possa porre il veto al rinnovo. «Al di là dei dubbi sugli impatti sanitari per l’uomo gli effetti avversi del glifosato sull’ambiente sono ormai chiaramente documentati – ha spiegato Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia –. Sarebbe assurdo concedere il via libera a questa sostanza per altri 10 anni senza aver prima effettuato accurate verifiche».
Le associazioni italiane che si sono schierate contro
Sono parecchie le associazioni italiane che hanno già aderito alla campagna #Stopglifosato e che chiedono che l’erbicida sia messo al bando. Ecco l’elenco competo: Acp – Associazione Culturale Pediatri, Aiab, Anabio, Apinsieme, Assis , Associazione Per L’agricoltura Biodinamica, Asso Consum, Asud Avaaz, Cdca – Centro Documentazione Conflitti Ambientali, Consorzio Della Quarantina, Cospe Onlus, Donne In Campo, Cia Lombardia , Equivita , Fai – Fondo Ambiente Italiano, Federbio, Federazione Pro Natura, Forum Italiano Dei Movimenti Per L’acqua, Firab, Green Biz, Green Italia, Greenme, Greenpeace, Ibfan Italia, Il Fatto Alimentare, Il Test, Isde Medici Per L’ambiente, Istituto Ramazzini, Italia Nostra, Legambiente, Lifegate, Lipu – Birdlife Italia, Mdc- Movimento Difesa Del Cittadino, Navdanya International, Nup a- Nutrizionisti Per L’ambiente, Pan Italia, Pesticide Action Network, Rees, Slow Food Italia, Terra Nuova, Touring Club Italiano, Unaapi -Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani, Upbio, Vas – Verdi Ambiente e Società, Wwf Italia, Wwoof Italia.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com