Con 355 voti a favore, 204 contrari e 111 astensioni il Parlamento Europeo ha votato la risoluzione che pone il limite al 2022 per l’utilizzo sul territorio europeo del glifosato, composto chimico ampiamente usato in agricoltura ma classificato dall’Organizzazione mondiale della sanità come “probabile cancerogeno”.
Si tratta, tuttavia, di una risoluzione non vincolante, dal momento che spetterà agli Stati membri dell’Ue votare la proposta della Commissione per rinnovare l’autorizzazione al commercio della sostanza.
Il divieto in vigore tra 5 anni
Il glifosato, però, non scomparirà immediatamente dai campi. La Commissione ha, infatti, concesso sei anni di tempo per eliminare le scorte ancora presenti, sia per i privati che per le industrie agricole. Questo significa che, fino al 15 dicembre 2022, bisognerà convivere ancora con il pericoloso erbicida.
La pressione della associazioni
La coalizione #stopglifosato si è detta contraria a questa finestra temporale di tolleranza, chiedendo che il glifosato venga da subito bandito. «Chiediamo che l’uscita sia immediata: ci pare che la dannosità del glifosato sia stata ampiamente dimostrata, anche oltre il principio di precauzione, che rimane la bussola delle politiche europee», ha detto Maria Grazia Mammuccini, portavoce della Coalizione.
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