La Tomatina, il celebre festival spagnolo che vede i partecipanti sfidarsi a colpi di pomodori, indigna la Nigeria.
Le immagini che mostrano le centinaia di tonnellate di pomodori sprecati sono intollerabili in un paese che, quest’anno, ha visto crollare il raccolto del proprio “oro rosso” dell’80%.
E così, dai social, è partita una protesta che è giunta fino a Buñol, il Comune alle porte di Valencia dove La Tomatina si svolge ogni anno nel mese di agosto.
“L’ebola dei pomodori”
A mettere in ginocchio i coltivatori è stata la presenza di un insetto – la tignola del pomodoro (Tuta absoluta) – che ha devastato le colture. In Nigeria c’è chi ha definito questa epidemia “L’ebola dei pomodori”. Un’espressione forse un po’ forte, ma che ben rende l’idea della crisi in atto: il prezzo dei pomodori è aumentato a dismisura, passando da 1.20 dollari al cesto a 40. Uno sproposito, in un paese dove una buona fetta della popolazione sopravvive con un solo dollaro al giorno.
La risposta della Spagna
Chiamato in causa, il sindaco di Buñol Rafa Pérez Gil non ha potuto fare altro che difendere una tradizione vecchia di oltre settant’anni. “Il problema della Nigeria è molto grande e noi non possiamo farci niente – ha spiegato il primo cittadino -. I pomodori che vengono utilizzati non sono più consumabili poiché quasi marci. Inoltre, se si guarda nella spazzatura che ogni giorno gli spagnoli producono, si noterà che c’è molto più spreco di pomodori di quanto effettivamente avviene nel corso de La Tomatina”.
Come dire: di male in peggio.
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