Come il nome può suggerire, il Siberian Husky trova le sue origini nella fredda Siberia. Allevati dalla popolazione esquimese Ciukci, questi cani venivano usati per il traino delle slitte e selezionati molto duramente. Particolare predominante di un esemplare doveva essere il “will to run” ovvero la voglia di correre e trainare.
Durante l’invasione russa del territorio siberiano, mirata all’assoggettamento dei gruppi etnici della zona, i Ciukci resistettero a lungo grazie anche alla velocità e alla tenacia degli Husky. Rifugiandosi sempre più a nord con le loro slitte, e riuscendo ad ottenere anche qualche vittoria, ottennero infine l’indipendenza.
Agli inizi del ‘900 gli Husky ebbero i primi contatti con il mondo occidentale: iniziarono, infatti, ad essere impiegati nelle gare di sled-dog (corse su slitta), dove vennero immediatamente notati, anche per la notevole differenza di dimensione rispetto ai cani normalmente utilizzati per questa pratica.
Nel 1925 la consacrazione dell’Husky diventò definitiva, grazie alla celebre staffetta che portò un siero anti-difterite alle popolazioni Nome dell’Alaska. Tra i cani che ne furono protagonisti spicca Balto, un vero mito a cui venne anche dedicato un film di animazione degli anni 90. Va tuttavia ricordato che Balto prese parte alla staffetta solo nell’ultima parte del drammatico percorso, affrontato per lo più da un altro capo-muta: Togo.
Nel 1930 l’Husky venne definitivamente riconosciuto dal Kennel Club e nel 1932 venne pubblicato il primo vero standard di razza.
Aspetto
Nel complesso sono cani forti e muscolosi e dalla struttura elegante. La proporzione altezza/lunghezza conferma un senso di solidità. Gli arti sono dritti e vigorosi e permettono un movimento sciolto e lineare, fondamentale per il traino di slitte.
La schiena è dritta dal garrese alla groppa, per poi avere una leggera digradazione fino alla coda.
Il cranio è arrotondato e il muso va a restringersi verso il naso, conferendo un aspetto lupino.
Gli occhi sono a mandorla e obliqui e possono essere di vari colori: marroni, azzurri o eterocromi (ovvero di due colori diversi, anche nello stesso occhio). La credenza comune che l’Husky “puro” debba avere gli occhi azzurri è errata e frutto di una moda. Spesso per ottenere l’occhio azzurro alcuni allevatori sono ricorsi alla consanguineità, ovvero l’accoppiamento fra stesse linee di sangue, una scelta che comporta dei rischi, sia per la salute che per il carattere del cane.
La coda è a forma di “coda di volpe” e viene portata a scimitarra, senza mai toccare il dorso.
Il pelo è doppio e di lunghezza media, con un sottopelo soffice e fitto e il pelo superiore liscio.
Contrariamente a quanto si crede il Siberian Husky non soffre eccessivamente le temperature elevate, la funzione della pelliccia è proprio quella di isolarlo, sia dalle estreme temperature Siberiane, che da quelle più calde delle nostre zone.
Sono ammessi tutti i colori.
La taglia si aggira attorno ai 54-60cm per 21-28kg per i maschi e 51-56cm per 16-23kg per le femmine.
Carattere e attitudini dell’ Husky
Sono cani gioviali, molto socievoli e quasi mai aggressivi. Il Siberian Husky venne selezionato dai Ciukci per trainare slitte e convivere in muta, con cani e persone. Ne consegue che l’aggressività non poteva assolutamente esistere, tantomeno la diffidenza.
Tuttavia, l’Husky viene spesso additato come cane aggressivo. Questo perché viene confusa l’aggressività con una caratteristica comune a questi cani: l’istinto predatorio.
Gli Husky non passavano di certo tutto il giorno a trainare slitte avanti e indietro per la Siberia e nei momenti di “bivacco” venivano impiegati nella caccia, sfruttando proprio il loro grandissimo istinto predatorio.
La convivenza con gatti, cani di piccola taglia e altri animali non è consigliata e ricordate che il vostro Husky saprà identificare pollai, mici e quant’altro a miglia di distanza, quindi sarà sempre importante studiare bene l’ambiente in cui vi troverete.
A causa della loro “primitività”, questi cani basano i rapporti sociali – in un branco o un nucleo famigliare – sulla gerarchizzazione. È necessario, quindi, accreditarsi con loro il più presto possibile, stabilendo una buona leadership. Le ritualizzazioni sono parte integrante della comunicazione degli Husky (e in generale con i cani nordici e primitivi) e i rituali hanno un semplice scopo: prevenire il conflitto! Ricordatevi che un leader non si impone mai con la violenza, ma garantendo la miglior pace e sicurezza.
Una volta stabilita la linea gerarchica, un Husky sarà un grande compagno, pronto allo scherzo, sereno e soprattutto affidabile. Importante sarà collaborare con lui in diverse attività: sono cani da lavoro e come tali hanno necessità di “fare”.
Il Siberian Husky non ha delle zampe, ha delle vanghe motorizzate! È in grado di riempire il nostro giardino di veri e propri crateri nel giro di pochissimi minuti, ecco perché è necessario non far “annoiare” il nostro cane. Qualora non saremo in grado di proporgli attività adeguate, lui se le cercherà da solo e voi (e il vostro giardino) e il gatto dei vicini, non sarete affatto felici.
Curiosità: il pelo del Siberian Husky è anallergico e autopulente, questo non significa che pulita sarà la nostra casa! Il periodo di muta è la vera croce di tutti i proprietari.
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