Il presidente della provincia di Alessandria, Gianfranco Baldi, ha presentato richiesta alla Regione Piemonte e all’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per ottenere il parere favorevole agli abbattimenti selettivi di un centinaio di caprioli.
La motivazione della richiesta avanzata sarebbero i danni ai vigneti causati dagli ungulati.
La petizione per salvarli
La richiesta di poter imbracciare le doppiette per limitare i danni ha sollevato non poche perplessità.
L’associazione ambientalista Rifugio Miletta di Agrate Conturbia (Novara) ha lanciato una raccolta firme contro il piano di abbattimenti che in pochi giorni ha ottenuto oltre 18mila adesioni.
«Questa scelta è una dichiarazione di guerra da parte delle autorità deputate alla gestione della fauna selvatica, definita per legge “patrimonio dello stato” e dunque patrimonio di ogni singolo cittadino, contro i caprioli della provincia di Alessandria, accusati di danneggiare le coltivazioni» ha detto il sodalizio animalista.
Aumentati a causa della caccia
Anche l’OIPA, l’Organizzazione internazionale protezione animali, si è schierata contro la richiesta presentata in Regione. «Tanto più che il soprannumero di animali è causato proprio dai ripopolamenti a scopo venatorio – ha spiegato l’associazione con una nota –. Inoltre, la legge sulla caccia 157/92 prevede innanzitutto il ricorso a metodi incruenti e rispettosi degli animali per contenere gli individui in esubero».
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