Saranno i delfini a tentare di salvare dall’estinzione la focena del Golfo di California (Phocoena sinus).
La sopravvivenza del piccolo cetaceo conosciuto anche col nome di vaquita è appesa ad un filo: stando alle ultime stime, ne resterebbero solo poche decine di individui e, senza un intervento mirato e tempestivo, questo animale già inserito nella lista rossa dell’Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) rischia di estinguersi entro il 2022.
Il progetto
L’ultima speranza è rappresentata dall’impiego dei delfini addestrati dalla marina statunitense. Secondo il piano, ai cetacei spetterà il compito di individuare e segnalare gli individui di vaquita, che poi verranno prelevati dai biologi marini.
L’intenzione è, infatti, quella di inserire i vaquita in recinti galleggianti, dove potranno riprodursi e venire successivamente reintrodotti in natura per ripopolare il loro habitat.
Rischi alti per la vaquita
L’ambizioso progetto non è però senza rischi: la fase dell cattura è quella più delicata, dal momento che i piccoli cetacei correrebbero il serio rischio di venire accidentalmente uccisi. Inoltre, nessun individuo di vaquita è mai stato tenuto in cattività.
Minacciati dalla pesca
Secondo uno studio della Natural resources defense, ogni anno la popolazione di vaquita cala del 40% e i provvedimenti già messi in atto dal Governo messicano per vietare per due anni in quell’area la pesca a strascico non hanno purtroppo sortito gli effetti sperati. L’areale di distribuzione di questa specie è limitato al solo Golfo della California e la minaccia principale è rappresentata dalle catture accidentali. In questa regione si pesca il totoaba (Totoaba macdonaldi), grosso pesce endemico del Golfo della California la cui vescica natatoria è particolarmente richiesta sul mercato asiatico.
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