Prodotto e narrato da Leonardo DiCaprio, attore e attivista impegnato a pieno ritmo nella salvaguardia dell’ambiente, Ice on Fire (“ghiaccio in fiamme”) è il nuovo documentario in onda dall’11 giugno su HBO. Il tema del film ruota attorno all’attuale cambiamento climatico globale e in particolare agli effetti drammatici registrati nell’Artico.
Da tempo Leonardo DiCaprio si fa portavoce attraverso la Leonardo DiCaprio Foundation della crisi ambientale che sta mettendo a rischio il Pianeta e le specie che accoglie, non solo supportando economicamente progetti innovativi che hanno a cuore il benessere del Pianeta e dei suoi abitanti, ma anche realizzando documentari di impatto per il grande pubblico. Tra questi ricordiamo Before the Flood (in Italia noto come “Punto di non ritorno”), diffuso sul web nel 2016, in cui Leonardo DiCaprio, messaggero di pace delle Nazioni Unite, diventa testimone in prima persona dei danni che il cambiamento climatico sta causando nei 5 continenti e nell’Artico.
Realtà, soluzioni e speranza
Si tratta dunque di un argomento molto caro alla Leonardo DiCaprio Foundation la quale, oltre a intervistare leader politici e scienziati impegnati nello studio dei cambiamenti, presenta soluzioni studiate appositamente per rallentare l’attuale crisi ambientale. Infatti, come precisa la HBO, «il documentario [Ice on Fire] va oltre la semplice descrizione dell’attuale cambiamento climatico e da speranza di poter effettivamente evitare gli effetti peggiori causati dal riscaldamento globale».
«Il tempo stringe», afferma Leonardo DiCaprio nel trailer ufficiale del documentario, «ed è nell’Artico che stiamo osservando le maggiori ripercussioni». Riscaldamento globale significa infatti «scioglimento della calotte polari, aumento del livello del mare e siccità permanente».
La domanda che viene spontaneo porci è: «la partita è ormai chiusa o siamo solo all’inizio dei giochi?». [Ice on Fire] fornisce una visione realistica, ma [al contempo] ottimista di un problema globale che necessita della nostra attenzione». In accordo con le informazioni fornite dal documentario, al momento possediamo sia le conoscenze che i mezzi per invertire o quantomeno affrontare il problema. Siamo in grado ad esempio di estrarre l’eccesso di anidride carbonica dall’atmosfera e dagli oceani per immagazzinarla nel terreno o in materiali innovativi in modo da mitigare il riscaldamento. Secondo la regista Leila Conners disponiamo dei giusti strumenti per cambiare la situazione attuale; con l’utilizzo della tecnologia e se agiamo nell’immediato possiamo e dobbiamo invertire questa crisi globale.
Il trailer ufficiale in lingua originale è disponibile a questo indirizzo.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com