Il fagiano maschio è indubbiamente uno degli uccelli più belli delle nostre campagne. I suoi colori esotici ricordano livree orientali e, infatti, questa specie proviene dall’Asia centro-orientale e fu importata in Europa dai Romani nel 500 d.C. Fotograficamente non è una preda molto ambita e di solito il fagiano si fotografa per caso mentre si è appostati per altri animali, oppure mentre si percorrono le strade di campagna in automobile e ci si lascia attrarre dall’esemplare fermo ai margini di un campo. Eppure, secondo me, questo rustico gallinaceo meriterebbe considerazione anche dai cultori della fotografia naturalistica e non solo dai seguaci di Diana.
Due maschi che lottano o che sbattono rumorosamente le ali emettendo il canto per marcare il territorio danno spunti per fotografie molto interessanti. Purtroppo non è così facile avere gli esemplari a tiro fotografico sia nel momento delle lotte sia durante il canto, perché non danno riferimenti precisi. Il gallo forcello per esempio, suo cugino “montanaro”, si raduna in arene di canto e, anche se con molta fatica, qualche zona si può individuare per poi affrontare un appostamento. Il fagiano, invece, può battersi o cantare in qualsiasi zona si trovi. Come fare quindi per fotografarlo in queste situazioni? Bisogna affidarsi alla dea bendata e girare in primavera nelle campagne dove i fagiani abbondano; sono molto utili i territori di allevamento e riproduzione interdetti alla caccia. La foto che vedete è stata ottenuta per caso mentre dal mio capanno aspettavo lo sparviere, che avevo attirato a una pozza d’acqua. Per non insospettire lo sparviere con il rumore degli scatti, avevo impostato nella reflex la modalità silenziosa, con conseguente perdita della raffica veloce.
Quando mi si è presentato davanti il fagiano ho capito in anticipo quello che stava per fare, ma non sono riuscito ad attivare la raffica, perdendo parecchi fotogrammi con il volatile che sbatteva le ali. Non potevo, però, inveire alla sfortuna; è stato già fantastico che la scena si sia svolta a pochi metri da me. Ho fotografato con Nikon D500 e obiettivo zoom 70-200 f/2,8 a escursione 150; tempo di posa 1/320 sec. a tutta apertura; ISO 2000.
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